Anonymous attacca i siti del Governo, ma svela fragilità

Nuovi attacchi denial of service di Anonymous nei confronti di Italia.gov.it, difesa.it e governo.it. Ieri si sono registrati rallentamenti e blackout. Raid anche sul sito di CasaPound. Intanto su Facebook impazza il dibattito della base: troppi sprovveduti coinvolti.

Avatar di Dario D'Elia

a cura di Dario D'Elia

Ieri Anonymous ha attaccato Italia.gov.it, difesa.it, governo.it e quello dell'associazione di estrema destra CasaPound. Per loro stessa ammissione gli effetti non sono stati particolarmente devastanti, anche se in qualche modo i rispettivi attacchi denial of service (DDoS) sono andati a buon fine provocando rallentamenti e l'inaccessibilità per qualche ora.

"Il nuovo governo si è presentato con l'aspetto frigido di chi non avendo mai praticato la politica dovrebbe risultare esente dalle tentazioni che noi italiani ben conosciamo", si leggeva nella nota di protesta. "Sventolando parole a lungo agognate quali equità, giustizia sociale e rigore. Ebbene di queste non s'è ancora vista l'ombra, escluso il contegno con cui vi presentate ai media. Sappiate che siete sotto osservazione da più parti, e che non basteranno quattro buoni propositi".  

Il messaggio di Anonymous - Clicca per ingrandire

Anonymus a questo giro ha puntato il dito anche sui "media sempre più invasivi" che sarebbero responsabili di plagio nei confronti delle famiglie. Insomma avrebbero contribuito a trasformare i cittadini in spettatori passivi. 

Particolarmente interessante il dibattito che si è acceso sulla pagina Facebook di Operation Payback ITA, dove qualche simpatizzante ha iniziato a far notare come manchi un po' di organizzazione. Pare che il raid contro Casapound non fosse stato programmato e inoltre che durante l'attacco agli altri siti la "cronaca online" abbia messo a rischio l'identità IP di alcuni partecipanti

Operation Italy

Insomma, qualcuno inizia a interrogarsi se sia giusto coinvolgere anche sprovveduti solo per alimentare la massa critica. "Ok il numero fa la forza della nostra comunità, ma bisogna essere organizzati e sapere cosa fare non incitare gente a caso che non ha la più pallida idea di cosa sia un attacco DDoS e dei rischi", scrive un utente.

Quest'ultima preoccupazione la condividiamo vivamente. Sarebbe bene che fosse chiaro a tutti i partecipanti che le azioni di Anonymous sono illegali e che le conseguenze potrebbe essere gravi. Vi siete adeguatamente informati su quali sono i rischi?

Ce lo auguriamo, perché sarebbe a dir poco stridente il rapporto tra il senso di responsabilità (sbandierato) nei confronti del destino di questo paese e quello nei confronti dei compagni di lotta più sprovveduti.