Anonymous attaccherà Facebook il 5 novembre

Alcuni membri di Anonymous promettono di colpire duro Facebook il prossimo cinque novembre, ma i portavoce ufficiali del gruppo smentiscono. Tutta una montatura mediatica, a quanto pare. Oppure un piano più complesso?

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Qualche giorno fa alcuni membri di Anonymous hanno messo il mondo (social) in subbuglio, minacciando con una nota stampa un attacco in grande stile contro Facebook, il prossimo 5 novembre. Una data oltremodo simbolica, perché è la tessa in cui Guy Fawkes, nel 1605, aveva pianificato di far saltare il Parlamento Inglese con tutti i suoi membri all'interno. Fawkes, per chi ancora non lo sapesse, è l'uomo raffigurato nelle maschere che sono diventate il simbolo di Anoymous, grazie senz'altro anche al film ispirato al fumetto "V per Vendetta"

Guy Fawkes in un ritratto del 17° secolo

Il gargantuesco social network sarebbe colpevole di molti "crimini": avrebbe compiuto ripetute violazioni della privacy,  mentito più volte ai propri utenti riguardo alla possibilità di cancellare i dati, sottratto informazioni riservate dagli iPhone (ipotesi che Facebook ha prontamente smentito). Secondo alcuni Zuckerberg si potrebbe anche etichettare come "collaborazionista" di governi e istituzioni, in antagonismo con i movimenti che in tutto il mondo chiedono una svolta nei meccanismi democratici.

Il comunicato stampa, accompagnato da un video, è stato però seguito quasi immediatamente da un aggiornamento su Twitter, che recitava "PER LA STAMPA: MEDIA DEL MONDO… SMETTETE DI MENTIRE! #OpFacebook è solo UN ALTRO FALSO! NOI NON "UCCIDIAMO" IL MESSAGERO. NON È IL NOSTRO STILE #Anonymous.  

Sembrerebbe insomma che sia tutta una montatura. Ma non ci sono certezze, perché è del tutto plausibile che un sottogruppo di Anonymous stia veramente pianificando l'operazione; una sorta di commando indipendente che non risponde a nessuno.

Impossibile dire se esistano questi "Bastardi senza gloria" o se davvero si tratti solo di una trovata mediatica. Di certo Facebook non starà ad aspettare e farà il possibile per rinforzare le proprie difese e di certo, internamente, indagherà su ogni possibile dettaglio della faccenda.

Per Facebook la stabilità e la sicurezza delle informazioni sono tutto. Se Anonymous, o chiunque altro, dovesse riuscire a penetrare nei server e scaricare dati sensibili – dalle fotografie alle password – il danno sarebbe incalcolabile, sia dal punto di vista dell'immagine che da quello finanziario. Si può solo immaginare l'entità dei danni chiesti in una eventuale class action. Per non parlare del fatturato perduto a causa di una sicura fuga degli inserzionisti.

A ben vedere l'operazione Facebook potrebbe esistere. E potrebbe esistere qualcuno, dentro Anonymous, che si è lasciato prendere la mano, informando con troppo anticipo il nemico. "Ricordate il 5 novembre", diceva l'eroe del fumetto scritto da Alan Moore.