Anonymous colpisce il Vaticano: dovete pagare l'ICI!

Anoymous ha colpito il sito del Vaticano e quelli di Panda Security. Nel primo caso il gruppo sostiene che si tratta di una punizione per le presunte molteplici colpe della Chiesa, e nel secondo di una ritorsione per la collaborazione tra la società di sicurezza e l'FBI.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Anonymous è tornato ad attaccare il Vaticano e stavolta il colpo è andato a segno. Al momento in cui scriviamo il sito vatican.va non è raggiungibile. In un messaggio i rappresentanti del gruppo spiegano che si tratta di una ritorsione per le colpe che graverebbero sulla Chiesa.

"Avete bruciato libri dall'immenso valore storico e letterario, giustiziato barbaramente i vostri più fieri oppositori e critici nei secoli, negato teorie riconosciute come universalmente valide o plausibili, e spinto i più ingenui a pagare per avere accesso al paradiso con la vendita delle indulgenze", si legge nel comunicato ufficiale di Anonymous.

Una minaccia fantasma alle spalle del Santo Padre

Gli hacktivisti vogliono punire il Papa per colpe medievali? Così sembra, ma ce n'é anche per azioni più recenti, come il collaborazionismo con le forze naziste nel secolo scorso, o dei molti sacerdoti accusati di molestie ai minori.

Quasi metà del testo è dedicato al nostro Paese, "L'Italia deve tollerare le vostre interferenze nella vita quotidiana, nella politica pubblica e i danni sociali [che provocate]. Avete proprietà e affari per miliardi di euro con pesanti sconti fiscali". Probabilmente il riferimento è al recente dibattito sull'esenzione ICI-IMU per gli edifici non di culto.

"Speriamo sinceramente che i Patti Lateranensi siano presto rivisti, e che voi diventiate la reliquia di un tempo che fu". Continua il messaggio, lasciando capire che la mano dietro all'attacco è probabilmente italiana, o almeno ben informata sulla realtà locale.

Anonymous infine ci tiene a specificare che non si tratta di una questione religiosa. "Questo NON dev'essere inteso come un attacco alla vera religione Cristiana e ai fedeli di tutto il mondo, ma alla corrotta Chiesa Apostolica Romana e a tutte le sue emanazioni".

Contestualmente il gruppo ha anche colpito 25 siti legati alla società Panda Security, sottraendo e pubblicando mail e password degli utenti. L'azienda specializzata in sicurezza ha collaborato con l'FBI nelle operazioni che hanno portato all'arresto dei membri del gruppo LulzSec.

Tom's Hardware, infine, non può che prendere le distanze da queste dimostrazioni di forza. Il timore è che questi attacchi possano riportare in auge presso i nostri governanti la questione del controllo sulla rete Internet. Preghiamo che non accada.