Anonymous ha scatenato gli infiltrati in Corea del Nord

Anonymous prosegue con la campagna #OpFreeKorea. Sono stati violati gli account Twitter e Flickr, nonché defacciati due importanti siti coreani. Il 19 aprile è prevista un'altra grande offensiva.

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a cura di Dario D'Elia

Mentre la Corea del Nord si dice pronta a un attacco nucleare contro gli Stati Uniti, Anonymous prosegue nella sua cyber guerriglia contro il regime di Pyongyang. La campagna #OpFreeKorea è iniziata la settimana scorsa con la sottrazione di 15 mila password di comuni utenti del noto sito locale Uriminzokkiri.com, ma è in queste ore che la situazione si sta facendo sempre più calda.

Quando gli hacker di Anonymous sostenevano nella prima nota ufficiale di essere dentro le intranet locali, dentro i mailserver e dentro i webserver non stavano bluffando. È bastata una giornata per violare gli account Twitter e Flickr, nonché attuare il deface di due importanti siti coreani.

Anonymous in Corea

Entrando nei dettagli si scopre che sulle piattaforme di micro-blogging sono state pubblicate più immagini e commenti contro il regime. Una cosa da poco ai nostri occhi (occidentali) ma un duro affronto alla censura nordcoreana. Uriminzokkiri.com ha subito un attacco DDoS che ne ha reso impossibile l'accesso per diverse ore. Ryomyong.com e Aindf.com sono stati defacciati sbeffeggiando il leader Kim Jong-un.

"Abbiamo un po' di ragazzi sul campo che si danno da fare per portare la vera Internet nel paese usando una catena di ripetitori Wi-Fi a lunga distanza con frequenze proprietarie, in questo modo non sono stati (ancora) oscurati", si legge in una nota apparsa su Pastebin. "Abbiamo accesso anche a qualche linea telefonica nordcoreana connessa alla intranet nazionale Kwangmyong. L'ultimo pezzo del puzzle era interconnettere i due network del paese, e i ragazzi sono finalmente riusciti a farlo".

Sorpresa!

Sembra tutto molto facile da fuori ma in verità per gli hacker che stanno collaborando con Anonymous il rischio di essere intercettati è altissimo. La Corea del Nord infatti gode di un esercito di cyber-specialisti stimato in circa 3mila unità.

Nelle prossime settimane la campagna #OpFreeKorea potrebbe proseguire con qualche grande colpo. Al momento si parla di un'offensiva prevista per il 19 aprile o comunque entro fine mese.