Anti-pirateria USA: 6 avvertimenti e poi ti stacco l'ADSL

Entro la fine dell'anno negli Stati Uniti sarà attivato il Copyright Alert System, un programma anti-pirateria gestito dai provider che prevede sei richiami e il rischio di sospensione dei servizi ADSL. In verità non sono ancora chiare le implicazioni costituzionali.

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a cura di Dario D'Elia

Negli Stati Uniti entro la fine dell'anno entrerà in vigore un sistema anti-pirateria già battezzato "six-strikes", in onore della normativa francese HADOPI - per altro in rottamazione. Il cosiddetto Copyright Alert System essendo un prodotto americano non poteva che basarsi su un effetto mitraglia - i galletti transalpini si fermano solo a three-strikes (3 colpi o alert). In pratica i provider statunitensi avvertiranno i clienti delle eventuali violazioni di copyright per ben 5/6 volte, dopodiché probabilmente sospenderanno i servizi di erogazione Internet.

Il commento dell'esperto

I dettagli dell'iniziativa sono ancora un po' fumosi anche se il Center for Copyright Information, gli Internet Service Provider e le associazioni industriali vi stanno lavorando dall'anno scorso. Per qualche ignoto motivo la sparapalle non è stata accesa come previsto nel dicembre 2011 e neanche nel luglio 2012. Jill Lesser, capo del Center for Copyright Information, ha confermato però che per fine 2012 sarà tutto pronto e almeno il 75% degli utenti statunitensi sarà soggetto al monitoraggio.

"Non si tratta della versione americana del sistema francese, e non è certo una partita di baseball", ha sottolineato Lesser."Non è un programma a 6 strikes ma qualcosa di formativo, vi saranno una serie di alert educativi che verranno spediti agli abbonati". I provider spediranno forse una mini-enciclopedia a fascicoli sul valore del copyright? Oppure hanno in mente un livello crescente di minacce?

Il trattamento Ludovico

Lesser sostiene che sia persino sbagliato il termine "strike" perché ha una connotazione punitiva. L'obiettivo del programma è invece educare sui rischi generati dalla condivisione di materiale pirata. In ogni caso pare certo che ogni provider potrà adottare policy di intervento diverse: ridurre la velocità della connessione, sospendere i servizi o altro. Al quinto o sesto livello bisognerà comunque sorbirsi un filmato educativo da 10 minuti. I recidivi subiranno il blocco della connessione e rischieranno la denuncia da parte dei detentori di copyright. Manca solo la "cura Ludovico" di Arancia Meccanica.

Quanto ai diritti digitali non si sa ancora assolutamente nulla. La sensazione è che tutta questa impalcatura possa essere incostituzionale. Poi il giochino degli alert educativi sembra una trovata d'altri tempi.