Antitrust: indagine geo-blocking su Steam, Asus e altri

L'Antitrust UE ha avviato tre indagini per pratiche anti-concorrenziali che riguardano Valve, Asus, Denon & Marantz, Philips, Pioneer, Bandai Namco, Capcom, Focus Home, Koch Media, ZeniMax, Kuoni, REWE, Thomas Cook, TUI e Meliá Hotels.

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a cura di Dario D'Elia

C'è persino Valve, a causa del servizio Steam, nella lista delle società sotto indagine antitrust per pratiche anti-competitive nel commercio elettronico.La Commissione UE ha confermato un'azione senza precedenti: 14 società sotto la lente per indagare sulle restrizioni regionali applicate agli acquisti online.

In pratica si parla della presunta discriminazione dei clienti, che in alcuni casi non possono approfittare di offerte oppure acquistare semplicemente perché sono residenti nel paese "sbagliato".

Commissario alla competizione  Margrethe Vestager
Commissario alla concorrenza  Margrethe Vestager

"L'e-commerce dovrebbe dare ai consumatori una più ampia scelta di beni e servizi, così come l'opportunità di acquistare attraverso i confini", ha dichiarato il Commissario alla concorrenza  Margrethe Vestager.

Asus, Denon & Marantz, Philips e Pioneer sono accusate di aver imposto ai negozi online prezzi fissi senza margini di variazione su prodotti di elettronica di consumo come ad esempio notebook, hi-fi ed elettrodomestici. Una pratica che avrebbe azzerato di fatto la concorrenza tra rivenditori.

Valve Corporation (proprietaria di Steam) e cinque editori di videogiochi come Bandai Namco, Capcom, Focus Home, Koch Media e ZeniMax sarebbero responsabili di pratiche di "geo-blocking". Insomma, avrebbero impedito l'uso di videogiochi acquistati in paesi diversi da quelli di residenza dei consumatori. Il tutto sfruttando i cosiddetti "codici di attivazione". Non dovrebbe essere preclusa la possibilità di acquistare titoli là dove costano meno, a prescindere dal paese comunitario.

Sul fronte turistico, i principali tour operator europei (Kuoni, REWE, Thomas Cook, TUI) e la catena Meliá Hotels sono accusati di aver sviluppato un meccanismo tariffario per ottimizzare le vendite delle camere che sembrerebbe escludere dalle migliori offerte i residenti di alcuni paesi.