Antivirus e attacchi, gli italiani nell'occhio del ciclone

Microsoft presenta le statistiche dopo un anno di attività di Security Essentials. Gli italiani sono nella Top Ten dei paesi che hanno adottato il software antivirus gratuito del colosso di Redmond. Di fronte alla voglia di protezione emerge però che l'Italia è comunque tra i paesi maggiormente sotto attacco malware.

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a cura di Manolo De Agostini

Dopo un anno Security Essentials, l'antivirus di Microsoft, ha raggiunto 31 milioni di clienti in 74 paesi. Gratuito sui PC casalinghi e anche per piccole aziende (fino a 10 PC), il programma si è guadagnato una fetta di mercato discretamente importante e punta a raggiungere nuovo pubblico grazie all'arrivo, preinstallato, su portatili HP ENVY 14 e ENVY 14 Beats. In occasione della prima candelina il colosso di Redmond ha condiviso qualche statistica registrata nell'anno di attività del programma. "Security Essentials ha rilevato oltre 500 milioni di pericoli lo scorso anno. 27 milioni di PC hanno riportato infezioni al Microsoft Malware Protection Center (MMPC)".

L'Italia è tra i paesi in cui MS Security Essentials è più diffuso

Gli attacchi nei tre paesi più colpiti dai malitenzionati

Il paese dove il programma di sicurezza ha riscosso più successo sono gli Stati Uniti, ma come vedete l'Italia è nella Top Ten. La statistiche distribuite mettono in luce come gli utenti PC di Cina e Russia sono più soggetti ad attacchi, mentre il Giappone si dimostra uno dei paesi meno colpiti. L'immagine qui sopra relativa a Brasile, Cina e Stati Uniti mette in luce come ci siano infezioni comuni tra i vari paesi, ma potete anche vedere che alcuni attacchi in alcuni paesi sono più diffusi, anzi quasi unici.

Alle osservazioni di Microsoft si sommano quelle di Panda Security sul terzo trimestre dell'anno. Statistiche che sono differenti, ma aiutano a completare il quadro sul fenomeno dell'Internet spazzatura. Le e-mail di spam sono state pari al 95 percento di tutti i messaggi di posta inviati nel mondo. Il 50% di tutto lo spam arriva da 10 paesi. Ai primi tre posti ci sono India, Brasile e Russia. Tutte queste e-mail contengono dei pericoli.

I trojan sono responsabili per il 55 percento degli attacchi. L'obiettivo dei malintenzionati è il più delle volte inoculare un'infezione sui PC per rubare informazioni di carattere bancario. Tra i paesi più attaccati con trojan ci sono Taiwan, seguito da Russia, Brasile, Argentina, Polonia e Spagna. Gli Stati Uniti sono all'ottavo posto, l'Italia al decimo.

I cybercriminali stanno adocchiando i social network come veicolo per ottenere informazioni sensibili e diffondere attacchi. Alcuni di voi ricorderanno il worm MouseOver di Twitter, diffusosi recentemente grazie a una vulnerabilità Javascript che ha consentito un attacco cross-site scripting.

La popolarità degli smartphone Android, secondo Panda, sta portando sempre più cybercriminali a concentrarsi sull'OS mobile di Google. Tra gli ultimi attacchi FakePlayer e TapSnake. Il primo si presenta come un player di video ma il suo vero scopo è inviare SMS a numeri premium fino a prosciugare il credito. Il secondo usa le funzionalità di geolocalizzazione per trasmettere a terze parti la posizione di chi possiede lo smartphone.