Apple corteggia major e produttori, ma trova porte chiuse

Apple ha avviato trattative per acquisire società di produzione e media company ma non è ancora riuscita nell'intento.

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a cura di Dario D'Elia

Domani Apple potrebbe produrre una serie come Game of Thrones oppure un film come Rush.Ormai, stando a quanto riporta il Financial Times, è solo una questione di tempo. A furia di scatenare l'ariete su Hollywood prima o poi sfonderà qualche cancello.

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L'anno scorso sono naufragate le trattative con Imagine Entertainment, la casa di produzione di Ron Howard e Brian Grazer, e anche i tentativi di acquisizione nei confronti di Time Warner. Non è ancora chiaro quale sia la reale strategia del colosso californiano, ma certo è che rispetto al passato qualcosa si sta muovendo.

La caccia è ancora aperta; nel frattempo sono già state annunciate due prime serie che hanno fatto capolino su Apple Music e iTunes. Carpool Karaoke è uno spin-off del famosissimo siparietto musicale condotto da James Corden nel Late Late Show. Planet of the Apps è una serie con Jessica Alba, Gwyneth Paltrow, Gary Vaynerchuk e will.i.am completamente dedicata al mondo delle startup che sviluppano app.

"Non stiamo cercando di acquistare un pacchetto di show, ma fare qualcosa di creativo che penso possa smuovere la cultura", ha dichiarato il vice-presidente di software e servizi Eddy Cue. Più fonti autorevoli hanno confermato che Apple non ha ancora deciso come muoversi, anche se potenzialmente potrebbe acquisire qualsiasi azienda del settore oppure assumere i migliori specialisti. Insomma, giocare alla Netflix oppure stile Amazon - considerata anche la recente assunzione dell'ex capo di Amazon Fire TV, Timothy D. Twerdahl.

Non meno importante il fatto che nel 2017 potrebbe sbarcare sul mercato una nuova versione dell'Apple TV con supporto 4K e HDR. Bloomberg racconta che anche su questo fronte Apple non è riuscita a convincere le TV via cavo a far parte della partita.

Pare che alcuni prototipi integrassero direttamente la porta coassiale che avrebbe consentito di eliminare i decoder forniti dai broadcaster. Affondata anche la possibilità degli show ed eventi sportivi in diretta: niente da fare, le società di produzione non hanno accettato le offerte.

E dire che un tempo Apple avrebbe voluto confezionare un'offerta da 30/40 dollari al mese capace di offrire i programmi dei quattro principali braodcaster statunitensi. Naufragata anche questa opzione.