Apple e Google alleate per acquistare i brevetti Kodak

Apple e Google si sarebbero alleate per acquisire i brevetti messa in vendita da Kodak senza scatenare una corsa al rialzo: l'obiettivo è non superare di troppo i cinquecento milioni di dollari

Avatar di Francesco Pignatelli

a cura di Francesco Pignatelli

Apple e Google avrebbero unito le loro forze per acquistare insieme tutti i brevetti che Kodak ha messo in vendita per salvarsi dalla bancarotta. Sinora le due aziende erano alla guida di due gruppi di imprese che si contendevano i circa mille brevetti Kodak legati al digital imaging, ma ora avrebbero deciso di allearsi per essere sicure di conquistare tutta la posta in gioco a un prezzo conveniente. Lo spiega l'agenzia di stampa Bloomberg citando fonti vicine alla situazione, che però non vengono nominate.

Kodak è in amministrazione controllata e ha bisogno di fondi notevoli per rimettersi in sesto dopo aver dichiarato un debito di 6,75 miliardi di dollari a fronte di circa 5 di beni a bilancio. Recentemente ha ricevuto un finanziamento di circa 830 milioni di dollari che le farebbe molto comodo, ma questo è subordinato alla vendita dei brevetti per almeno 500 milioni

È proprio intorno a questa cifra che si stanno muovendo Apple e Google, che sanno di doverla superare ma che non vogliono dissanguarsi. In passato le due società si sono trovate in concorrenza per conquistare alcune migliaia di brevetti Nortel Networks e le cifre in quel caso sono state molto più elevate: la vendita si è chiusa a 4,5 miliardi di dollari.

Sia ad Apple che a Google stavolta converrebbe mettersi d'accordo ed evitare una corsa al rialzo. Kodak d'altronde valuta i suoi brevetti molto più dei 500 milioni sotto i quali non può scendere: la cifra per la casa che ha "inventato" la fotografia moderna si aggira intorno ai 2,4 miliardi di dollari, tenendo tra l'altro conto che buona parte di questi brevetti è già stata ceduta in licenza e per questo garantisce un introito costante. Proprio la cessione in licenza, secondo i potenziali acquirenti, rende invece i brevetti meno appetibili, considerando poi che tra i licenziatari ci sono proprio molte delle aziende che stanno cercando di acquistarli.