Apple è più cara. Il mito è quasi sfatato

Abbiamo provato il nuovo iMac da 21,5 pollici, e siamo rimasti favorevolmente impressionati.

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a cura di Roberto Buonanno

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Apple è più cara. Il mito è quasi sfatato

Il prezzo di 1100 euro come sempre farà gridare allo scandalo gli utenti di PC Windows, ma in questo caso a protestare saranno solo i male informati. Attenzione infatti, perché questo lancio Apple ha portato i prezzi quasi in linea con il mercato PC.

A riprova di quella che era una nostra sensazione, abbiamo provato a configurare, su due diversi shop online, un PC normalissimo con componenti uguali o simili all'iMac che abbiamo testato. Ovviamente abbiamo dovuto inserire un normale case mini tower e un monitor separato di fascia media da 21,5". Alla configurazione, ovviamente, va aggiunto anche il prezzo della licenza OEM di Windows 7 che, nella versione Home Premium, costa poco meno di 100 euro. Speriamo che nessuno abbia da fare osservazioni in merito a questo ultimo punto.

Il prezzo finale per un PC assemblato in questa maniera, parte dai 750 euro IVA inclusa che aumentano se si comprano anche una webcam, una pennina WiFi e un kit con tastiera e mouse wireless. Il risultato però è un computer che è ben lungi dal somigliare all'iMac, anche solo per via dell'ingombro minimo del prodotto di Apple e per la qualità dello schermo.

Un PC con prestazioni comparabili costerà quindi un po' di meno, avrà  svariati cavi da gestire e sarà decisamente più ingombrante per via del case. Il vero vantaggio del PC tradizionale sarà sempre la possibilità di aggiornamento, che sull'iMac è limitata all'espansione della memoria RAM. In poche parole, un PC con la stessa configurazione di un iMac base può diventare una macchina da gioco, basta aggiungerci una scheda video. Un vantaggio non da poco. Chi non fosse interessato troverà nell'iMac un elegante e discreto compagno di lavoro.