Apple I venduto a 390mila dollari all'italiana Bolaffi

Apple I aggiudicato all'asta per 390mila dollari all'azienda torinese Bolaffi.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Uno dei rari esemplari di Apple I è stato battuto all'asta da Christie's per 390 mila dollari. Ad aggiudicarselo è stata Bolaffi, azienda specializzata in collezionismo fondata a Torino nel 1890. È la seconda volta che un Apple I arriva in Italia: il primo se l'era aggiudicato l'imprenditore Marco Boglione per 156 mila euro a novembre del 2010.

L'iniziativa della casa di collezionismo ha però origini differenti. Il progetto era in cantiere da tempo perché, come ha spiegato l'amministratore delegato Giulio Filippo Bolaffi a La Stampa, "Apple I rappresenta l'inizio di una storia affascinante, che ha portato la Apple a essere l'azienda che oggi tutti conosciamo". Bolaffi descrive l'Apple I come "l'icona del vintage tecnologico" e lo premia come oggetto da collezione al pari del jukebox negli anni Ottanta e Novanta.

L'esemplare acquistato da Bolaffi

Del resto il motto dell'azienda è "Per noi la storia è un oggetto da collezione", e uno dei 200 computer costruiti a mano da Woziank in un garage nel 1976 non può che far parte di una delle collezioni più importanti d'Italia.

L'acquisto è stato finanziato da una cordata di investitori, che hanno condiviso l'investimento ma lasceranno questo cimelio in esposizione nell'azienda. Insomma questo pezzo da collezione non resterà gelosamente nascosto in casa, come avviene con la maggior parte degli Apple I finora venduti.

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Quanto al prezzo, senza dubbio siamo su cifre stratosferiche, ma non da record. A sborsare più di tutti per aggiudicarsi un Apple I è stato un imprenditore asiatico, che a maggio 2013 ha sborsato 671mila dollari, battendo il precedente primato di 640mila dollari. Volendo ben vedere i collezionisti italiani sono stati gli investitori più oculati.