Apple integra la protezione HDCP

Apple ha integrato la protezione HDCP sui nuovi notebook, a quanto pare senza informare adeguatamente i clienti.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Apple ha integrato nei nuovi MacBook la protezione HDPC, per proteggere i contenuti scaricati da iTunes. Al momento la maggior parte dei contenuti ospitati sul famoso negozio online sono privi della protezione, ma sembra che, in futuro, le cose cambieranno. In altre parole, i contenuti di iTunes saranno visualizzabili solo su monitor o televisori che soddisfino le specifiche HDCP.

Chi, quindi, non si limita allo schermo dell'iPod, dovrà assicurarsi di utilizzare un televisore adatto, vale a dire con porte HDMI e DVI o DisplayPort.

Il sistema HDCP, in soldoni, è uno standard digitale che gestisce i contenuti multimediali, controllando che tutto il "tragitto" dei dati, dal punto A al punto B sia protetto. Se collegate la fonte ad un proiettore, per esempio, potreste avere brutte sorprese, se il contenuto che state tentando di riprodurre integra questa protezione. È successo, in effetti, ad un professore di liceo, che voleva godersi Hellboy 2 durante la pausa pranzo.

 

Le specifiche HDCP, però, portano altri costi ai consumatori. Chi, infatti, non è dotato di un display adatto, dovrà fare una scelta radicale: cambiare monitor o rinunciare ai contenuti protetti, e cercare altrove i propri film. Speriamo solo che "altrove" non significhi copie illegali.

Apple ha in programma di inserire una porta DisplayPort su tutti i suoi futuri computer e display, il che dovrebbe anche mettere a tacere anche le polemiche sulla riproduzione di dischi Blu-ray. Un doveroso aggiornamento, quindi, che però non sarà apprezzato da chi ama collegare il proprio Mac ad uno schermo esterno.

Ricordiamo che è possibile acquistare separatamente un adattatore DisplayPort/VGA, ma che questo non elimina la necessità di un monitor HDCP.

Le polemiche su questo punto, però, sono discutibili. È vero che molti utenti scopriranno questa novità come una brutta sorpresa, ma lo è anche il fatto che queste tecnologie sono conosciute da tempo. Apple avrebbe sicuramente fatto meglio ad avvisare più chiaramente i propri clienti, ma non si può certo dire che abbia nascosto un informazione importante. Insomma, c'è bisogno di scrivere "attento, scotta" su una tazza di caffè bollente?