Apple, nuovo servizio video streaming ad aprile. La sfida è con Amazon e Netflix

Secondo più fonti ad aprile Apple dovrebbe inaugurare il suo nuovo servizio streaming a pagamento. Si parla di serie TV e film e partnership con produttori e studios.

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a cura di Dario D'Elia

Apple avrebbe assicurato a diversi produttori e network statunitensi che il suo nuovo servizio streaming video a pagamento sarà inaugurato a metà aprile. L’autorevole The Informant ha ricevuto conferme da almeno tre fonti del settore e pare che i primi studios coinvolti sarebbero A24 e Oprah Winfrey Network. Il primo soprattutto appare degno di nota poiché negli anni ha prodotto i "film indipendenti" The Disaster Artist, Lady Bird, Moonlinght, Ex Machina, Bling Ring e altri successi. Scontata comunque la disponibilità di esclusive e la collaborazione con altre major di peso.

Da tempo si parla ad esempio di serie ispirate a Amazing Stories, Hunger Games e La La Land. Insomma, Apple dovrebbe essere in grado di giocare ad armi pari con Netflix e Amazon. La discriminante ovviamente sarà il prezzo e il portfolio iniziale. Per altro Apple da tempo si è impegnata in auto-produzioni come ad esempio Planet of The Apps, Carpool Karaoke e diverse biografie musicali - disponibili su Apple Music. Inoltre proprio Tim Cook, commentando i dati della prima trimestrale 2019, ha riconosciuto grandi cambiamenti nel comportamento degli utenti sul fronte televisivo: un'opportunità che l'azienda sfrutterà non solo con contenuti ma anche puntando su Apple TV, app e Airplay 2 - ormai sempre più supportato da dispositivi terzi.

La coincidenza vuole che sempre per aprile, esattamente l’11, dovrebbe essere svelata agli investitori anche la piattaforma streaming Disney+. Il lancio però dovrebbe avvenire alla fine dell’anno.

In sintesi si rischia di chiudere il 2019 con una rinnovata competizione nel settore, almeno negli Stati Uniti. Bisognerà capire se Apple tenterà fin dall’inizio uno sbarco su più mercati o cautamente proseguirà a tappe. In Europa bisogna ricordare che la gestione delle licenze è ancora piuttosto complessa anche se la strada verso un mercato unico digitale è iniziata.