Cos'ha risposto Apple e Tim Cook?

Le indagini sull'attentato di San Bernardino hanno coinvolto Apple, a cui un giudice ha chiesto aiuto per leggere i dati sull'iPhone 5c dell'assassino. La società si è pubblicamente opposta, e la vicenda è ora sotto i riflettori. Proviamo a spiegarne gli aspetti principali.

Avatar di Valerio Porcu

a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

È vero che ha fatto ricorso a una legge del 1789?

Sì, per fare questa richiesta l'accusa e il giudice si sono basati sulla legge "All Writs Act", che risale appunto al 1789. Dà alle corti federali l'autorità per emettere tutti i mandati che si ritengano necessari. In questa come in altre occasioni, questa legge viene sfruttata quando non ci sono altre leggi applicabili. Secondo Apple si tratta di un abuso e di un uso distorto degli strumenti legali.

apple backdoor 7435339e906ae65da55cd8f79b737ef22

Cos'ha risposto Apple e Tim Cook?

L'AD di Apple Tim Cook ha risposto con una lettera aperta, cioè leggibile da chiunque. L'amministratore delegato afferma, in estrema sintesi, che gli agenti federali stanno chiedendo una backdoor per tutti gli iPhone del mondo.

Secondo Cook non c'è modo di fare uno strumento che possa servire una volta sola e per un solo dispositivo. Un software simile potrebbe finire fuori controllo, o le autorità stesse potrebbero abusarne.

Leggi: lettera aperta di Tim Cook

Questa lettera aperta non è la risposta ufficiale da parte degli avvocati di Apple. Questa arriverà nei prossimi giorni. Con ogni probabilità, l'azienda ricorrerà in appello.