ARM: il nemico Intel dovrebbe abbandonare l'x86 nel mobile

Secondo l'ex amministratore delegato di ARM, Robin Saxby, Intel dovrebbe puntare sui progetti dell'azienda inglese per sfondare nel mobile. Con x86 sta facendo solo grandi pasticci.

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a cura di Manolo De Agostini

Intel dovrebbe acquisire la licenza ARM e smetterla di fare pasticci. Parole di Robin Saxby, ex amministratore delegato dell'azienda inglese che progetta le architetture che grandi aziende come Apple, Samsung e Qualcomm usano poi nei loro prodotti, applicando alla bisogna anche alcune modifiche.

"Come azionista ARM raccomando a Intel di prendere la licenza ARM e smettere di fare casino", ha affermato Saxby alla GSA Entrepreneurship Conference che si è tenuta al British Museum. "Abbiamo trasformato i nostri nemici in amici, ma l'unico nemico che non abbiamo trasformato in amico è Intel".

Insomma, il consiglio interessato dell'ex CEO di ARM è quello di smetterla di affannarsi nel rendere l'architettura x86 a prova di dispositivo mobile, lavorando sia sul fronte della potenza ma soprattutto su quello dei consumi, acquisendo una soluzione "pronta all'uso", in cui Intel sostanzialmente dovrebbe investire molti meno soldi.

Quello di cui però Saxby non parla è che in tal mondo Intel diventerebbe un'azienda come tutte le altre, getterebbe alle ortiche decenni di ricerca e sviluppo in ambito x86, miliardi di investimenti e non avrebbe un "ecosistema coeso", con una parte x86 (quella dei PC) e una ARM (quella dei dispositivi mobile).

L'azienda rimarrebbe con un solo vantaggio, il processo produttivo, ma anche in questo caso altre realtà stanno lavorando per chiudere il gap e non è detto che tra qualche tempo qualcuno sopravanzi Intel. Insomma, chiacchiere che possono aprire un dibattito, specie in un periodo in cui l'azienda di Santa Clara sta cercando un nuovo amministratore, quindi una nuova guida che indichi il cammino da seguire per il futuro.

Tra l'altro Saxby non è il primo a dare consigli a Intel: la scorsa settimana è stata la volta dell'ex patron di AMD, Hector Ruiz. Hai visto Intel quanto tutti ti vogliano dare consigli per il tuo bene? Se poi dovessimo fare i pignoli, ricordiamo a Saxby che Intel la licenza ARM la possiede da tempo (così disse Otellini nel 2011) e se volesse usarla… potrebbe farlo. La sensazione è che Intel non abbia tutta questa intenzione di dare vita a una svolta epocale, ma soprattutto non si trova nella situazione drammatica che Saxby vorrebbe far credere. Intel dovrebbe invece, a nostro giudizio, limitarsi a un cambio radicale nell'architettura.

Ricordate quando l'azienda si intestardiva nel miglioramento dell'architettura Netburst con i Pentium 4? Bene, dopo aver preso "schiaffi" (metaforici) da AMD, cambiò totalmente registro con l'architettura Core (Conroe a 65 nanometri), presentando processori decisamente più veloci e soprattutto efficienti. Intel ha bisogno di una svolta drastica di quel tipo: dovrebbe chiudere un team di ingegneri nelle segrete di Santa Clara e non farlo uscire fino a progetto ultimato.

Senza dimenticare che sottovalutare Intel è sempre un grande errore (AMD lo sa bene), e ARM nella sua grande espansione - del tutto meritata - dovrà presentare architetture sempre più complesse, scontrandosi per forza di cose con problemi di bilanciamento tra prestazioni e consumi energetici. Voi cosa suggerireste di fare a Intel?