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a cura di Marco Schiaffino

Sistemi di puntamento, controlli della manutenzione, comunicazioni: le armi di nuova generazione sono infarcite di tecnologia e preoccuparsi di quanto siano efficaci i sistemi di protezione dovrebbe essere una priorità.

Dalle parti del Pentagono, però, sembra che abbiano sottovalutato la questione e ora gli esperti dell'esercito USA si trovano a fare i conti con un report che è un vero ceffone in faccia per chi dovrebbe occuparsi della "sicurezza nazionale".

Il rapporto è il frutto di una simulazione di attacco portata da un gruppo di pentester, che hanno provato ad attaccare i sistemi informatici dei nuovi armamenti per verificarne il livello di sicurezza.

armi usa

Il risultato è sconfortante: gli esperti di sicurezza hanno individuato infatti una raffica di vulnerabilità talmente gravi da aver permesso di accedere ai sistemi di controllo, rubare dati e anche "sfottere" gli operatori mentre utilizzavano i sistemi di controllo.

Ora il Dipartimento della Difesa dovrà fare qualcosa, anche perché il rapporto è uno dei passi procedurali richiesti dal Congresso USA per confermare il finanziamento "monstre" da 1.660 miliardi chiesto per lo sviluppo delle armi di nuova generazione.

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