Arriva Beidou, il GPS cinese che ci sorveglierà dall'alto

La Cina cerca di smarcarsi dal sistema GPS statunitense con Beidou. Entro il 2020, il sistema coprirà tutto il mondo, permettendo alla Repubblica Popolare di avere pieno controllo sugli spostamenti - e non solo - dei concittadini.

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a cura di Manolo De Agostini

Tutti cercano di smarcarsi dal GPS. Dopo l'europeo Galileo e il russo Glonass ecco spuntare anche Beidou, l'alternativa cinese al sistema di navigazione e posizionamento statunitense Navstar.

Nella Repubblica Popolare sono state avviate le prime operazioni di prova, nel complesso di un programma che ha iniziato a prendere forma nel 2000, con la spedizione in orbita di due satelliti.

Beidou, conosciuto anche come Big Dipper (Orsa Maggiore), dovrebbe assicurare il prossimo anno la copertura della maggior parte delle aree dell'Asia Pacifico, per arrivare a monitorare tutto il mondo entro il 2020. La Cina ha già lanciato dieci satelliti e dovrebbe inviarne altri sei il prossimo anno.

La stampa governativa afferma che il sistema comprenderà in totale 35 satelliti, che saranno usati in diversi settori tra cui le telecomunicazioni, pesca e meteorologia. Il sistema sarà interoperabile con quelli esistenti.

Secondo il portavoce del progetto, Ran Chengqi, il controllo di un sistema di navigazione satellitare è cruciale per un'ulteriore espansione economica. La Cina teme che gli Stati Uniti, in caso di possibili conflitti, blocchino l'accesso al sistema GPS.

Beidou attualmente ha un'accuratezza di 25 metri. Il servizio è usato finora da circa 100 mila utenti, ed entro la fine del prossimo anno la precisione raggiungerà i 10 metri. Il sistema sarà in grado di gestire l'invio e la ricezione di brevi messaggi di testo (SMS).