Asteroide “interstellare” fotografato anche dall’Italia
Da qualche giorno gli appassionati di astronomia non fanno altro che parlare dell'"asteroide interstellare": è stato battezzato A/2017 U1 ed è stato identificato per la prima volta il 19 ottobre scorso dall'osservatorio Pan-STARRS alle Hawaii.
Ha suscitato molto interesse perché come ha spiegato a Space.com Paul Chodas, responsabile del Centro per lo studio dei Near-Earth Object presso il Jet Propulsion Laboratory della NASA, "stavamo aspettando questa giornata da decenni". Un evento rilevante dal punto astronomico, che ha attirato l'attenzione anche dell'Osservatorio Astronomico G. V. Schiaparelli di Campo dei Fiori e dell'esperto Luca Buzzi che ci ha fatto avere qualche informazione ad hoc.
Parliamo di un asteroide di magnitudine circa 20, la cui orbita ha fatto subito pensare si trattasse in realtà di una cometa. Non sembrava nulla di speciale, dato che moltissimi corpi celesti sembrano asteroidi nelle fotografie e un'indagine più approfondita al telescopio rivela la loro natura cometaria (solitamente è visibile una debole chioma). La straordinarietà di questa scoperta, unica finora nel suo genere, risiede nell'eccentricità dell'orbita.
Tutti gli asteroidi hanno orbite ellittiche, o chiuse (valore di eccentricità minore di 1), mentre molte comete hanno orbite paraboliche (e = 1) o leggermente iperboliche (e tra 1 e 1.03), il che suppone provengano dalla nube di Oort, una sorta di "serbatoio" di comete situato ai confini estremi del Sistema Solare, situato a circa un anno luce dal Sole.
Questo corpo celeste, invece, ha un'eccentricità pari a 1.193 (!) e questo sta a significare che non proviene dal nostro Sistema Solare. È insomma un asteroide interstellare, cioè molto probabilmente espulso da un'altra stella, che ha viaggiato milioni di anni prima di arrivare nei pressi del nostro Sole.

Il passaggio al perielio (minima distanza dal Sole) si è verificato il 9 settembre 2017 a una distanza di circa 0,253 Unità Astronomiche dal Sole (37,8 milioni di km), mentre la minima distanza dalla Terra (circa 24 milioni di km) l'ha avuta il 14 ottobre, 4 giorni prima della scoperta.
Le dimensioni stimate dell'asteroide sono molto piccole, tra 150 e 300 metri circa. Immagini molto profonde realizzate con uno dei telescopi VLT da 8.2 metri in Cile non hanno rilevato nessuna chioma, pertanto l'astro è da considerarsi a tutti gli effetti un asteroide.
Se vi state chiedendo da dove provenga, è impossibile dare una risposta precisa. La sua direzione di provenienza è molto vicina al cosiddetto apice solare, la direzione in cielo verso la quale si sposta tutto il Sistema Solare: una direzione da cui è effettivamente più probabile intercettare corpi celesti interstellari.
Date le ridotte dimensioni e la sua alta velocità, l'asteroide si sta allontanando dal Sole e dalla Terra, rendendosi invisibile per telescopi sotto il metro di diametro già alla fine di questa settimana. In condizioni non ottimali, noi dell'Osservatorio di campo dei Fiori siamo riusciti a riprenderlo dal nostro Osservatorio con il nuovo telescopio da 84 cm appena entrato in funzione.
In questa pagina vi proponiamo il risultato di una somma di pose per un totale di 50 minuti di esposizione, con leggere velature e un po' di Luna ancora presente in cielo: basta appena per vedere il debole puntino, di magnitudine 21.4: è uno degli asteroidi più deboli mai ripresi dal nostro Osservatorio.
In collaborazione con Luca Buzzi dell'Osservatorio Astronomico G. V. Schiaparelli
Un telescopio amatoriale come il Seben 700-76 non vi permetterà certo di avvistare un asteroide come quello oggetto di questa notizia, ma potrete comunque fare osservazioni molto interessanti!