Astronauta testa il robot che potrebbe costruirci le case su Marte

L'astronauta Andreas Mogensen dalla ISS ha comandato un robot sulla Terra che ha svolto un delicato lavoro di precisione. Secondo gli scienziati è un passo verso la nostra capacità di costruite abitazioni su altri pianeti.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Come farà l'uomo a costruire avamposti su Marte? La domanda è legittima, e una possibile risposta è di usare robot comandati a distanza, da un'astronave in orbita per esempio. Proprio per valutare questa ipotesi l'Agenzia Spaziale Europea ha incaricato l'astronauta danese Andreas Mogensen in missione sulla ISS di comandare a distanza il robot Interact Centaur Rover.

Interact Centaur Rover
Interact Centaur Rover

Anche se il nome li ricorda, non ha nulla a che vedere con i rover marziani a cui ormai siamo abituati: è un robottino con due braccia mobili capaci si volgere delicati lavori di alta precisione. Ecco che quindi, mentre orbitava a un'altitudine compresa tra 330 e 430 chilometri sopra alla Terra Mogensen ha preso il controllo di Interact Centaur e gli ha fatto inserire un piolo in un buco molto stretto, che consentiva uno spazio di manovra di meno di un sesto di millimetro.

Il robot è costituito da una piattaforma mobile 4x4 con sensori di prossimità e di localizzazione, ha una fotocamera montata in modo da consentire a chi lo controlla di vedere direttamente come procedono i lavori, e ha un rivestimento in fibra di vetro blu e bianco. Grazie al force feedback Mogensen è stato in grado di percepire le vibrazioni attraverso il suo joystick quando il perno non era allineato correttamente.

Secondo gli scienziati grazie a questo esperimento siamo un passo più vicini all'essere in grado di costruire insediamenti umani su pianeti lontani. Secondo gli esperti che hanno seguito il lavoro di Mogensen le applicazioni delle tecnologie tattili in questo ambito sono enormi, e apportano talmente tanti vantaggi da permettere agli esseri umani di guidare a distanza robot impegnati in compiti delicati.

Come accennato la finalità principale di questo esperimento, che è durato in tutto 18 mesi, verteva sulla possibilità di incaricare i robot di svolgere attività umane sulla superficie di altri pianeti. Più in dettaglio, se si pensa alla colonizzazione di Marte bisogna considerare la necessità di preparare delle infrastrutture che accolgano gli astronauti. Robot come Centaur potrebbero fabbricare il primo edificio.

Danish astronaut Andreas Mogensen
Andreas Mogensen

La stessa tecnologia ha anche vantaggi più immediati per l'umanità, e in particolare per agire in situazioni che sono pericolose per l'uomo.  Gli scienziati per esempio fanno notare che se questi robot fossero esistiti nel 2010 avrebbero potuto arginare il disastro ambientale nel Golfo del Messico. Mentre a seguito del disastro nucleare di Fukushima avrebbero potuto contribuire a sigillare i reattori della centrale nucleare.

Il professore Frans van der Helm della divisione di ingegneria meccanica della Delft University ha inoltre suggerito che robot come questi potrebbero essere messi al lavoro nell'ITER (International Thermonuclear Experimental Reactor) in costruzione in Francia.

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