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a cura di Alessandro Crea

L'Italia è piena di città d'arte e in estate Roma, Firenze, Venezia, Napoli, Bologna, Milano, Torino ed altre ancora si riempiono di turisti. Ma tra un monumento e un museo l'esperienza può anche trasformarsi in un'Odissea, soprattutto se si scopre che il proprio conto corrente è improvvisamente a secco. Secondo Il Sole 24 Ore infatti una o più reti di malviventi provenienti dall'Europa dell'Est ma con ramificazioni in tutto il mondo verrebbero in Italia apposta per fare incetta di dati bancari, truccando i Bancomat delle principali città d'arte italiane, nell'intento di derubare soprattutto i turisti.

Si calcola che il giro potrebbe valere 150mila euro a settimana, tutti prelevati dai conti di ignari turisti grazie ad ATM dotati di skimmer, microcamere e persino malware in grado di raccogliere i dati necessari. I conti "craccati" sarebbero poi soggetti a pesanti prelievi e i soldi spostati all'estero, su diversi conti correnti.

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I turisti sarebbero le vittime designate soprattutto perché le operazioni di prelievo e pagamento effettuate all'estero non sono comunicate all'utente in tempo reale ma a distanza di alcuni giorni, quando cioè ormai i soldi sono "svaniti" nel nulla e virtualmente irrintracciabili. La truffa comunque sarebbe già finita nel mirino dei Carabinieri dell'Antifalsificazione Monetaria, un pool di investigatori altamente specializzati al comando del colonnello Francesco Ferace, in collaborazione con Interpol ed Europol.

ATM

Ma anche con le tecniche più sofisticate, manomettere un Bancomat non è semplice e con alcune accortezze ci si potrebbe accorgere che lo sportello non è affidabile. Secondo quanto riportato dal Sole infatti "l'Antifalsificazione ha messo a punto una specie di vademecum: verificare che sulla fessura dove viene inserita la carta non vi siano resti di silicone o profili aggiunti posticci (non perfettamente aderenti alla struttura dello sportello). Inoltre si deve prestare attenzione a inusuali fogli, pezzi in plastica aggiuntivi, residui di colla o mastice, nonché notare eventuali graffi o ammaccature sul perimetro della tastiera, che potrebbero essere state logorate durante la sovrapposizione di un keypad per ricopiare i codici". Fate attenzione dunque, soprattutto in prossimità di museo e monumenti, dov'è più facile che gli ATM siano stati manomessi proprio a causa del flusso turistico più elevato nella zona.