Attacco a Google: da Bruxelles la proposta di scorporo

Il Partito Popolare Europeo e il Partito Socialista Europeo sarebbero pronti a depositare una mozione per risolvere il problema antitrust innescato da Google.

Avatar di Dario D'Elia

a cura di Dario D'Elia

La Commissione UE potrebbe costringere Google a separare le sue attività di ricerca dai servizi commerciali per risolvere definitivamente il nodo antitrust. Venerdì scorso il Financial Times ha svelato la bozza di una mozione che questa settimana il Partito Popolare Europeo e il Partito Socialista Europeo dovrebbero presentare a Bruxelles. Si parla proprio di "unbundling dei motori di ricerca dagli altri servizi commerciali".

bruxelles

A Bruxelles le lobby sono scatenate

Sulla carta sembra tutto chiaro ma in verità nessuno è stato in grado di anticipare come realmente potrebbe funzionare. Prima di tutto il Parlamento Europeo non ha il potere formale di separare l'azienda ma solo di influenzare le scelte della Commissione UE in materia legislativa. Quindi, anche nella migliore dell'ipotesi - per i sostenitori - dovrebbe essere approvata una nuova legge capace di sopravvivere all'azione di lobbying di Google e non solo.

Al momento Margrethe Vestager, la neo-commissaria per la competizione, non ha preso posizione in merito. Pochi giorni fa ha dichiarato però che le ci vorrà del tempo per rivalutare l'intero fascicolo Google. Andreas Schwab, primo sostenitore dell'iniziativa, dice che "l'unbundling non può essere escluso". La collega Ramon Tremosa ha aggiunto che "non si può chiedere a Google il segreto del suo algoritmo" quindi la separazione è un'adeguata soluzione a lungo termine.

Ma cosa si intende realmente per separazione? Nessuno ne ha idea anche se l'interpretazione più corretta potrebbe essere quella che guarda agli esempi inglesi e tedeschi sul fronte telco. British Telecom, l'ex monopolista, ha il comparto wholesale e retail separati in due divisioni. Deutsche Telekom uguale, sebbene le unità continuino ad avere un solo padrone.

In teoria lo stesso modello replicato su Google dovrebbe prevenire che l'azienda possa avvantaggiare troppo i suoi YouTube o Google Shopping con il motore di ricerca. Nella realtà nessuno di questi meccanismi poi funziona al 100% ma almeno smuove le acque del dominio incontrastato.