Auditel multata per 1,8 milioni: ha favorito Rai e Mediaset

Ieri l'AGCM ha concluso l'istruttoria Auditel rilevando non solo abusi di posizione dominante ma anche favoritismi nei confronti di Rai e Mediaset. Di fatto sono contestati tre abusi in grado di causare un pregiudizio significativo alle dinamiche competitive dei mercati della raccolta pubblicitaria, dell’offerta dei servizi televisivi a pagamento e dell’offerta all’ingrosso di canali televisivi.

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a cura di Dario D'Elia

L'Auditel dovrà pagare una multa di 1,8 milioni di euro per abuso di posizione dominante e per aver favorito Rai e Mediaset nella rilevazione dell'audience. Ieri pomeriggio il Garante della Concorrenza e del Mercato ha concluso l'istruttoria iniziata nel 2009, e di fatto dato ragione al noto broadcaster satellitare (Sky vuole rottamare l'Auditel: favorisce la vecchia TV). 

In pratica la Società Auditel S.p.a. era accusata da Sky di aver "ingiustificatamente ostacolato l'adozione di alcune innovazioni nelle modalità di rilevazione dei dati di ascolto che, ove assunte, avrebbero consentito una migliore valorizzazione dei risultati realizzati dalle emittenti trasmesse attraverso le  nuove piattaforme televisive (il satellite, il digitale terrestre e la televisione via internet protocol-IPTV)". 

Quando ci vuole, ci vuole

Oltre a questo è stata denunciata la mancata inclusione, nel campione dell'Indagine Auditel, degli individui stranieri residenti in Italia e l'anomala inclusione di soggetti che non possiedono un apparecchio televisivo

Ebbene, a distanza di quasi due anni l'AGCM ieri pomeriggio ha deciso di multare l'Auditel, come riporta il sempre puntare Daniele Lepido de Il Sole 24 Ore. Sono stati rilevati infatti "tre abusi in grado di causare un pregiudizio significativo alle dinamiche competitive dei mercati della raccolta pubblicitaria, dell'offerta dei servizi televisivi a pagamento e dell'offerta all'ingrosso di canali televisivi, avvantaggiando i suoi principali azionisti, Rai e Mediaset", come si legge nel documento ufficiale.

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L'Auditel ha ostacolato, dalla seconda metà del 2009 e fino al mese di ottobre 2010, la pubblicazione giornaliera dei dati di ascolto televisivi relativi a ciascun canale, distinti per ciascuna piattaforma di trasmissione. Dalla seconda metà del 2008 e fino a gennaio 2010, ha ostacolato la pubblicazione giornaliera dei dati relativi alla voce "Altre digitali terrestri". Infine ha attribuito i dati di ascolto rilevati nel panel, nella fase della loro elaborazione, anche alla popolazione non dotata di apparecchi televisivi. 

Insomma, si potrebbe definire una vera e propria truffa nei confronti dell'industria pubblicitaria e televisiva, senza contare gli effetti collaterali sui palinsesti TV. In pratica l'Auditel, forte del suo monopolio ha protetto i canali delle principali emittenti generaliste.

Oggi sentiamo parlare di una televisione che probabilmente già non esiste più. Magari il Grande Fratello non lo guarda più nessuno da anni. C'è rimanerne basiti. Forse gli italiani sono migliori di quanto la televisione abbia voluto farci credere.