Auto craccate tramite rete wireless, freni sabotati

Un ricercatore della DARPA ha dimostrato la possibilità di violare il sistema elettronico di un'auto senza nemmeno toccarla. Agendo con un portatile è possibile tanto attivare i tergicristalli quanto disattivare i freni.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

La sicurezza delle auto moderne si può violare senza accesso fisico. A rivelarlo è stato Dan Kaufman della DARPA (Defense Advanced Research Projects Agency), l'agenzia USA che sviluppa tecnologia avanzate a scopi militari. Quasi tutti le auto in commercio sarebbero suscettibili di un attacco simile, almeno per quanto riguarda i modelli dotati di connessione satellitare e telefonica. Si salvano solo due marchi che non sono stati citati. 

Intervistato da Lesley Stahl per la trasmissione "60 minutes" Kaufman ha spiegato e dimostrato come si possano manomettere gli impianti di un'auto usando solo un computer portatile, passando dalla rete satellitare e da quella telefonica. Tramite il giusto attacco software, infatti, è possibile fare cose innocue come attivare i tergicristalli. Purtroppo però si possono fare anche cose peggiori, come frenare, accelerare o disattivare i freni del tutto, esponendo a rischi mortali le persone a bordo e quelle nelle vicinanze.

Kaufman sta lavorando presso la DARPA per arginare questo pericolo e sviluppare sistemi elettronici che siano più sicuri di quelli attuali. "Non che ci voglia molto" verrebbe da dire, e forse sono i produttori di auto quelli da biasimare. Dovrebbe stare a loro il compito di garantire la sicurezza informatica quanto quella meccanica dei veicoli, ma società come BMW, Renault, Toyota e così via sono evidentemente del tutto inesperte in questo ambito - e a volte sembra che non lo prendano proprio in considerazione.

Daniel Kaufman

Daniel Kaufman

In un quadro più ampio, Kaufman sta lavorando per rendere più sicura la cosiddetta Internet of Things (IoT) vale a dire la Rete di macchine, quella che rende connesse le auto, ma anche orologi, termostati, frigoriferi, serrature, webcam e tante altre cose. Ogni oggetto collegato è un possibile punto di accesso, una porta da cui un criminale potrebbe infilarsi per fare danni.

"La DARPA", si legge sul sito CBS, "sta lavorando a un software inviolabile per i piccoli dispositivi, che potrebbe risolvere i problemi di sicurezza per molti dispositivi IoT. I militari hanno mostrato interesse a questo progetto con l'obiettivo di rendere più sicuri i droni. Kaufman ha rivelato a Stahl che i cyberattacchi contro i militari USA sono all'ordine del giorno, e che il numero di attacchi sta aumentando rapidamente insieme alla loro sofisticazione".

Con l'obiettivo di migliorare la sicurezza Kaufman sta lavorando al perfezionamento di MEMEX, un software che la DARPA ha sviluppato per individuare, isolare e bloccare gli attacchi informatici in tempo reale. MEMEX nasce come motore di ricerca, un prodotto che possa generare risultati migliori e più utili rispetto a Google o Bing.

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Alle origini di MEMEX tuttavia c'è un potente software di analisi in tempo reale sviluppato per contrastare il traffico di esseri umani e altre attività criminali. Per farlo questo software è in grado (in teoria) di esaminare e analizzare porzioni di Internet che non sono alla portata dei comuni motori di ricerca. Le informazioni raccolte possono eventualmente rivelare un attacco in corso e attivare automaticamente le contromisure.