Avatar: soldati robot surrogati della DARPA, come al cinema

Darpa ha avviato il progetto Avatar: realizzerà robot militari con controllo remoto. Lo sviluppo si concenterà su interfacce e algoritmi che consentiranno al cyborg di agire come surrogati dei soldati. Qualcuno ha detto Terminator?

Avatar di Manolo De Agostini

a cura di Manolo De Agostini

Robot bipedi controllati da centinaia se non migliaia di chilometri di distanza, utili per operazioni di ricognizione a terra. È questo il progetto Avatar della DARPA (Defense Advanced Research Projects Agency), che partirà nel 2013 con un budget di 7 milioni di dollari. A dispetto del nome, nessun alieno blu modificato geneticamente e controllato con la mente, ma qualcosa di più simile a robot di Terminator, con la differenza che (almeno inizialmente) non saranno autosufficienti.

Il programma Avatar "lavorerà su interfacce e algoritmi per permettere a un soldato di collaborare con una macchina semi-autonoma bipede e permetterle di agire come surrogato del soldato". Qualcosa di simile è già in lavorazione da tempo, come il progetto Petman di Boston Dynamics, ed è se vogliamo la versione umanizzata di AlphaDog, "l'asino da guerra del nuovo millennio" - qui un video.

Non è chiaro il modo in cui il soldato controllerà l'Avatar, ma si potrebbe partire ad esempio da un'interfaccia formata da joystick e uno schermo multi-monitor, per passare a un visore di realtà virtuale con una tuta dotata di sensori e attuatori. Non è escluso che in futuro - anzi è molto probabile - si arrivi persino a un'interfaccia neurale, riproponendo quanto ipotizzato  da James Cameron nel film campione d'incassi.

Un altro aspetto importante su cui la DARPA dovrà lavorare è il collegamento a distanza tra l'uomo e la macchina. Non è un caso che l'agenzia, con un budget di 11,8 milioni di dollari, abbia iniziato a lavorare su un'infrastruttura di rete wireless ad alta velocità da usare in aree remote, come ad esempio un campo di battaglia.

"Lo scopo è sviluppare e dimostrare un sistema scalabile, mobile, basato su onde millimetriche con capacità e portata necessarie per connettersi con basi avanzate, centri operativi tattici, intelligence, sorveglianza e ricognizione (ISR), beni e infrastrutture di comunicazione fissa", ha dichiarato la DARPA. Il fine di questa tecnologia è certamente più circoscritto all'immediato, e servirà ai soldati impegnati al fronte in questi anni, ma non è da escludere la sua futura applicazione per la gestione remota di soldati-robot.