Ballmer fuori dalle scatole, Bill Gates dice no

Alcuni investitori vorrebbero che Microsoft cambiasse amministratore delegato. Steve Ballmer starebbe infatti frenando la crescita dell'azienda. Il consiglio di amministrazione, secondo voci di corridoio, è dalla parte di Steve.

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a cura di Manolo De Agostini

Microsoft si chiude a riccio intorno a Steve Ballmer. Le roboanti dichiarazioni di David Einhorn, presidente di Greenlight Capital Inc., un grande fondo d'investimenti, hanno ricompattato i vertici dell'azienda attorno al proprio leader.

Einhorn (uno dei primi a "vedere" l'imminente crollo della Lehman Brothers) non ha usato mezzi termini per dire che l'amministratore delegato deve cedere il passo. "È tempo che Steve Ballmer vada in pensione. La sua presenza costante è la maggiore incognita per le azioni di Microsoft". Insomma, non carezze ma diretti degni del miglior Mike Tyson (Ballmer in pensione, è l'unica speranza di Microsoft).

Uno scossone che forse ha preso in contropiede i più moderati, ma queste osservazioni circolano nell'ambiente finanziario da diverso tempo, tanto che le azioni di Microsoft sono cresciute del 2 percento nella giornata di ieri, a 24,67 dollari, sull'onda delle dichiarazioni. È come se Einhorn avesse parlato per tanti investitori.

Bill Gates e le altre persone del consiglio di amministrazione di Microsoft, secondo  indiscrezioni, avrebbero ribadito a Ballmer il loro sostegno. L'attuale amministratore delegato dell'azienda è succeduto proprio a Gates, che nel 2008 ha lasciato per concentrarsi in opere filantropiche. Il magnate rimane comunque il più grande azionista, con il 6,6 percento delle azioni.

"Bill Gates è un capitalista senza scrupoli. Se avesse voluto, avrebbe messo Ballmer alla porta lui stesso", ha dichiarato un gestore di fondi di uno dei maggiori azionisti di Microsoft, che ha chiesto di rimanere anonimo.

Altri investitori però reputano che le azioni di Microsoft siano come "bloccate" sotto la direzione Ballmer. Molti ritengono che la casa di Redmond avrebbe il potenziale per fare molto meglio, altri sono più cauti nell'esprimere giudizi.

Eric Jackson, del fondo d'investimenti Iron Fire Capital, ha venduto le azioni in Microsoft a causa dei dividendi ridotti. A suo modo di vedere, l'unico motivo che potrebbe allontanare Ballmer da Microsoft è che decida di lasciare lui stesso. "Non vedo nessun altro nel team che possa fare molto meglio di Ballmer". La verità secondo Whitney Tilson, fondatore del fondo T2 Partners LLC, è che "quando sei stato in cima così a lungo, come si riesce a tornare ad avere fame?".

Google e la "nuova Apple" sotto la direzione del redivivo Steve Jobs sono aziende che hanno ancora fame. Microsoft ha dominato ovunque per molto tempo e secondo tanti osservatori si è adagiata e non è stata in grado di rispondere alle novità: Internet e settore mobile, ovvero tablet e smartphone.

Altri ritengono invece che l'insoddisfazione sia fisiologica. Microsoft sta investendo senza un ritorno immediato - i dati parlano di un calo delle azioni dell'11 percento dall'inizio dell'anno e il sorpasso della Mela per capitalizzazione di mercato.

L'acquisto di Skype e altre iniziative non permettono al mercato di capire quanti soldi riuscirà a ricavare la casa di Redmond nel breve periodo. E chiaramente qualcuno inizia a spazientirsi davanti ad aziende che guadagnano sempre più terreno.

Microsoft no, non si scompone, crede in Ballmer e in ciò che sta facendo. Da fuori appare come un'azienda che ha sicuramente tanto da dare, ma in alcuni settori fatica a trovare spazio. Windows 8 dovrebbe rispondere al mercato e quando Ballmer ha dichiarato che si tratta dal prodotto "più rischioso della storia di Microsoft", forse non stava bluffando.