Banca d'Italia, prestiti online di Zopa irregolari

Zopa Italia non è più considerato ufficialmente un intermediario finanziario: la Banca d'Italia ha rilevato irregolarità

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a cura di Dario D'Elia

Zopa Italia, piattaforma di riferimento del cosiddetto "prestito sociale", è stata espulso dall'elenco degli intermediari finanziari. La Banca d'Italia ha spiegato che "la società acquisiva la titolarità e la disponibilità dei fondi conferiti dai prestatori, violando l'obbligo di separatezza delle disponibilità di terzi da quelle della società".

Zopa Italia

In pratica, sempre secondo gli esperti di Via Nazionale, "si realizza una abusiva attività di raccolta del risparmio, con rischio per i terzi i cui fondi non vengono più scambiati immediatamente tra creditore e debitore come dovrebbe essere nello schema di social lending ma rimangono nella disponibilità della Zopa".

Maurizio Sella, AD di Zopa, ha spiegato di stare valutando la migliore strategia legale per rispondere a questa sospensione, dato che le prime proposte di modifica non sono state valutate sufficienti. E dire che dal gennaio 2008 fino alla settimana scorsa, su Zopa sono transitati non meno di 7,2 milioni di euro: a dimostrazione che il sistema stava funzionando e convincendo.

A questo punto Zopa avrà due mesi di tempo per decidere. Potrà modificare l'oggetto sociale, rispondere legalmente al provvedimento proponendo nuovi soluzioni, oppure liquidare la società.

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