Bancomat Bitcoin a Roma, comincia la conquista dell'Italia?

A Roma è stato installato e attivato un bancomat Bitcoin realizzato in Italia.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Arriva anche in Italia il primo Bancomat per Bitcoin. Dopo le prime esperienze internazionali infatti anche nel nostro paese è stata attivata la prima macchina dove scambiare contanti tradizionali con la famosa criptomoneta.

È stato installato a Roma, e più precisamente presso l'acceleratore d'impresa Working Capital di Telecom Italia. Il progetto è stato curato da CoinCapital e OpenPicus, due giovani società italiane che puntano sull'innovazione e, appunto, sui BTC. Questo bancomat, si legge sulla nota rilasciata nei giorni scorsi, è anche costruito in Italia - grazie al contributo di OpenPicus, che è specializzata nella realizzazione di hardware.

Si tratta di un prototipo quindi, ma uno di quelli dalle belle speranze. E non finisce qui, perché "entro la fine di marzo, entrerà in funzione il primo sportello di Bitcoin, per l'iniziativa di un imprenditore friulano. In realtà, non si tratta di una macchina italiana, ma di una Lamassu", specifica Riccardo Meggiato sul Corsera.

Concettualmente queste macchine sono piuttosto semplici: chi ha già un portafogli BTC (wallet) non deve far altro che inserire i contanti e farsi trasferire le nuove criptomonete sul conto. La stessa operazione si può fare anche online tra utenti o tramite un exchange, ma l'arrivo "sulla strada" segna una differenza che potrebbe essere sostanziale.

Al momento tuttavia il termine "bancomat" è forse improprio, perché è solo possibile depositare contanti in cambio di BTC, ma non il contrario. "Non è un vero atm, ma più una cassa continua", spiega infatti Sebastiano Scròfina di CoinCapital.

Il problema non è tecnico ma legale: permettere il prelievo di contanti in euro infatti significherebbe adeguarsi alla legislazione italiana in merito, soprattutto per quanto riguarda l'antiriciclaggio. Magari si farà nel prossimo futuro, ma per un prototipo sarebbe stato un onere eccessivo. Affinché il business possa diventare stabile e redditizio, inoltre, bisognerà attendere proprio che la politica si accorga di Bitcoin e faccia delle leggi che poi aziende come queste possano seguire e sfruttare per il proprio lavoro.

Visti i tempi con cui la politica italiana accoglie novità come queste, meglio mettersi comodi.