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a cura di Dario D'Elia

Iliad, Telecom Italia, Fastweb, Vodafone Italia, Wind 3, Linkem e Open Fiber sono state ammesse a partecipare al bando per l'assegnazione delle frequenze 5G. Il MISE oggi ha confermato le candidate che si contenderanno i diritti delle frequenze nelle bande 694-790 MHZ, 3600-3800 MHZ e 26.5-27.5 GHZ.

Le offerte dovranno pervenire obbligatoriamente entro il termine del 10 settembre 2018, "sulla base degli importi minimi di aggiudicazione previsti nell'Avviso di gara e nel relativo Disciplinare". Si stima che lo Stato possa incassare almeno 2,5 miliardi di euro, di cui 1,2 miliardi già nel 2018.

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Inoltre nel rispetto delle indicazioni presenti nel bando, il Ministero ha sottolineato che Iliad in qualità di nuovo entrante "ha manifestato l'interesse a partecipare alla procedura per il lotto riservato in banda 700 MHz". In pratica per aggiudicarselo sarà sufficiente versare la base d'asta senza concorrere contro gli altri; ad ogni modo Iliad pare essere intenzionata a fare offerte anche per le altre frequenze.

Con l'asta vengono messi a gara 1275 MHz di spettro nelle bande pioniere per il 5G attuando il 5G Action Plan europeo. Più precisamente:

  • 1000 MHz nella banda a 26 GHz
  • 200 MHz nella banda a 3.7 GHz
  • 75 MHz in quella a 700 MHz.

"L'Italia, già al centro dell'attenzione internazionale con la sperimentazione di reti e servizi 5G in 5 città, si pone come uno dei paesi più avanzati al mondo nella adozione di tale nuova tecnologia che, per le sue caratteristiche, quali la bassa latenza, la grande capacità di banda, i bassi consumi energetici, l'alta affidabilità, nei prossimi anni consentirà la digitalizzazione di ampi settori economici: dai trasporti all'industria, all'agricoltura, alla cultura, alla scuola, alla sanità, al turismo, all'ambiente, garantendo ampi margini di crescita", conclude la nota.