Bill Gates, 100mila polli alle famiglie povere africane

100mila polli alle famiglie povere dell'area sub-sahariana: la nuova iniziativa di Bill Gates per sostenere le popolazioni sotto alla soglia di povertà estrema.

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a cura di Elena Re Garbagnati

"Se vivi con 2 dollari al giorno, cosa potrebbe migliorare la tua vita?" La domanda la pone Bill Gates, che ha anche la risposta: "io alleverei polli". È così che è partita la campagna mediatica via social e sul suo blog per una campagna di beneficenza per portare 100mila polli alle famiglie povere dell'area sub-sahariana.

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Nel lungo post Gates spiega perché un pollo e non una mucca, una capra o qualsiasi altri animale. Quattro i motivi: prendersene cura è facile e poco costoso: mangiano di tutto, gli basta un piccolo riparo e possono occuparsene anche le donne nell'ambito delle faccende domestiche.

In più si moltiplicano velocemente quindi sono un buon investimento, perché in Africa si possono vendere a 5 dollari al capo. Secondo i conti di Gates in un anno la commercializzazione di polli frutterebbe circa mille dollari, che al di sopra della soglia di povertà estrema (700 dollari) sotto a cui vivono i destinatari dell'iniziativa.

In più garantiscono un afflusso costante di cibo alle famiglie che li possiedono, combattendo la malnutrizione infantile.

Ecco perché la Fondazione del filantropo statunitense ha deciso di scommettere sui polli, assicurandosi di istituire sistemi di mercato sostenibili e vaccinazioni per tutti i volatili coinvolti.

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La campagna, annunciata il 7 giugno, è già conclusa quindi quello che vi chiediamo non è di supportarla, ma riflettere su quanto basti poco per aiutare chi è in seria difficoltà, con idee concrete. Anticipando le osservazioni che purtroppo arrivano spesso nei commenti di Tom's, e che ci aspettiamo anche oggi, questo non significa che se sopprimessimo i finanziamenti per la ricerca nei Paesi più ricchi potremmo ricoprire quelli meno abbienti di pollame e cambiare il destino dei loro abitanti.

L'idea di Gates è una soluzione temporanea che serve ad aiutare nell'emergenza le persone nella fascia di povertà estrema. Quello che serve per cambiare loro la vita nel senso più ampio del termine sappiamo bene che è ben altro. E, che vi piaccia o meno, ricerche per esempio sulla conservazione e il trattamento dei cibi, o il riciclo dell'urina in acqua, fatte per le missioni spaziali, li aiuteranno in maniera molto più grande. Ovviamente quest'ultimo era solo un esempio, in un mare di ricerche pagate fiori di quattrini da enti e agenzie per scopi differenti, e che poi portano benefici accessibili a tutti.