Bill Gates come Hawking e Musk: l'IA è pericolosa

Bill Gates si aggiunge alla lunga lista di scienziati e imprenditori che teme l'Intelligenza Artificiale, dando ragione a Hawking e Musk. Intanto in una sessione di domande e risposte su Reddit parla del suo lavoro in Microsoft e di HoloLens.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Anche Bill Gates teme l'Intelligenza Artificiale. Il filantropo fondatore di Microsoft da tempo impegnato con la sua fondazione nella ricerca medica, nel miglioramento delle condizioni di vita nel terzo mondo e nell'educazione, è quindi d'accordo con Stephen Hawking, Elon Musk e con i 150 scienziati che insieme a loro hanno sottoscritto una lettera aperta per chiedere maggiore cautela nello sviluppo dell'Intelligenza Artificiale.

Bill Gates

Bill Gates

Nel corso di un'interessante sessione "Ask Me Anything" su Reddit Gates è stato interrogato proprio riguardo alla sua opinione sull'IA, e la sua risposta è stata chiara: "sono fra coloro che sono preoccupati per la super intelligenza. Inizialmente le macchine faranno tanti lavori utili e non saranno super intelligenti. Questo dovrebbe essere positivo se lo gestiremo bene. Fra qualche decennio però l'intelligenza sarà abbastanza avanzata da diventare una preoccupazione. Sono d'accordo con Elon Musk e altri al riguardo e non capisco perché alcune persone non siano preoccupate" ha dichiarato Gates.

Ovviamente la presa di posizione di Gates non chiude il dibattito, anzi lo incendia ancora di più. Tant'è vero che non ha tardato ad arrivare il commento di un altro pezzo da novanta dell'hi-tech, Eric Horvitz, capo delle ricerche di Microsoft (che investe oltre un quarto delle risorse sull'Intelligenza Artificiale), secondo cui i sistemi basati sull'Intelligenza Artificiale potrebbero un giorno raggiungere la coscienza, ma "non rappresentano comunque una minaccia per l'uomo". Voi cosa ne pensate?

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Tornando a Gates, la sessione di AMA su Reddit ha toccato anche altri argomenti interessanti. Prima di tutto ha parlato del progetto a cui sta lavorando in Microsoft: si tratta di una forma evoluta di assistente personale (non l'attuale Cortana, N.d.R.) capace di aiutare l'utente a non dimenticarsi nulla, a trovare più velocemente quello che sta cerando e che tenga alta l'attenzione sulle cose più importanti.  

"Nei prossimi 30 anni ci saranno più progressi che mai, ma anche nei prossimi 10 anni si faranno grandi passi avanti nella soluzione di problemi come la comprensione del parlato e la traduzione, che diventeranno molto buoni" ha spiegato. Parlando di "Personal Agent" in particolare ha spiegato che l'idea di partenza è quella che il modello attuale, secondo il quale quando l'utente deve fare qualcosa deve cercare e avviare l'applicazione da usare, non è efficiente. "L'assistente personale risolverà questo problema", anche se non è ancora chiaro come. L'unica cosa certa è che lavorerà su tutti i dispositivi, quindi non solo sui prodotti Windows.

Microsoft HoloLens

Microsoft HoloLens

Nell'attesa di saperne di più spostiamo l'attenzione su HoloLens, il visore presentato insieme a Windows 10. Secondo Gates "è fantastico", è "l'inizio della realtà virtuale" oltre che un progetto su cui Microsoft ha investito molto sia per i chip che per il software. L'ostacolo maggiore è stato "realizzare un dispositivo facendo in modo che l'utente non si sentisse male e non avesse nausea", e a quanto pare HoloLens ha questa peculiarità.

Non vediamo l'ora di provarlo, anche se Gates sottolinea che "ci vorranno un po' di anni perché i software che useranno questa tecnologia riescano a tirarne fuori tutto il possibile".