Bill Gates: "Un robot in ogni casa"

Bill Gates parla di robotica, un settore potenzialmente travolgente secondo il boss di Microsoft

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a cura di Manolo De Agostini

Date la possibilità a Bill Gates di parlare a ruota libera di un argomento innovativo e lui vi stupirà. Il boss di Microsoft ha infatti scritto un articolo "A Robot in Every Home", in cui prevede che il prossimo campo rivoluzionario e d'interesse della tecnologia sia la robotica.

Gates esordisce così:

Immaginate di essere presenti alla nascita di una nuova industria. Un'industria basata su tecnologie rivoluzionarie in cui una manciata di aziende affermate vendono dispositivi altamente specializzati per uso business e un numero fortemente crescente di nuove aziende produce giocattoli innovativi, gadget per hobbisti e altri interessanti prodotti di nicchia. Ma è anche un'industria altamente frammentata con piattaforme e standard poco comuni. I progetti sono complessi, il progresso è lento e le applicazioni pratiche sono piuttosto rare. Di fatto, tra tutta l'eccitazione e le promesse, nessuno può dire con certezza quando - o persino se - l'industria raggiugerà la massa critica. Se lo farà tuttavia, potrebbe cambiare il mondo.

L'esordio di Gates è riferito alla robotica, ma potrebbe benissimo adattarsi alla descrizione dell'industria del computer che durante la metà degli anni 70 ha incominciato a riscuotere consensi, grazie anche all'apporto di Microsoft.

Pensate ai robot utilizzati attualmente nella produzione e nell'assemblaggio di automobili come equivalenti ai mainframe di ieri. I prodotti di nicchia di questa industria includono i bracci robotici impiegati nella chirurgia, robot di sorveglianza impegnati in Iraq e Afghanistan che disinnescano ordigni, e robot domestici che aspirano la polvere dal pavimento. Le aziende elettroniche hanno costruito giocattoli robotici che possono imitare le persone, cani o dinosauri e gli hobbisti sono ansiosi di avere per la mani l'ultima versione del sistema robotico Lego.

Nel frattempo le menti mondiali più brillanti stanno provando a risolvere problemi importanti della robotica, quali il riconoscimento visivo, la navigazione e l'apprendimento. E stanno avendo successo. Al Defense Advanced Research Projects Agency (DARPA) Grand Challenge del 2004, una competizione volta alla produzione del primo veicolo capace di navigare autonomamente per oltre 142 miglia nel deserto del Mojave, i migliori concorrenti sono riusciti a compiere solo 7.4 miglia prima di fallire. Nel 2005, tuttavia, cinque veicoli hanno coperto l'intera distanza e il vincitore della gara ha compiuto 19.1 miglia di media in un ora.

Inoltre le sfide per l'industria della robotica sono simili a quelle che noi abbiamo affrontato tre decadi fa. Le aziende robotiche non hanno un software operativo standard che permetta a programmi applicativi popolari di funzionare su molteplici dispositivi. La standardizzazione dei processori robotici e di altre parti hardware è limitata e sono solo pochi i codici di programmazione utilizzabili su una macchina che possono applicarsi a un'altra. Ogni volta che qualcuno vuole costruire un nuovo robot, deve partire dalle fondamenta.

Gates vede molte similarità tra la sua industria e la robotica, cogliendo la stessa eccitazione che avevano lui e Paul Allen quando i computer muovevano i primi passi per arrivare poi nelle case di tutti.

Posso concepire un futuro nel quale i dispositivi robotici diventeranno una parte onnipresente della nostra vita, giorno dopo giorno. Credo che le tecnologie come il calcolo distribuito, il riconoscimento visivo e vocale e la connettività wireless a banda larga apriranno le porte a una nuova generazione di dispositivi autonomi che permetteranno ai computer di operare nel mondo fisico per la nostra utilità. Potremmo essere sul punto di una nuova era, quando il PC andrà oltre la scrivania e ci permetterà di vedere, sentire, toccare e manipolare oggetti in posti dove non sia fisicamente presenti.

Gates ha poi chiarito che il divario tra i robot attuali e quelli di cui abbiamo letto nei libri o visto nei film, è ancora veramente ampio. Cose che per noi sono facili - orientarsi in una stanza, interpretare suoni e voci, etc - sono cose molto difficili da far masticare a un robot, anche se i ricercatori sono al lavoro per rispondere a tutte le domande ancora senza risposta. La potenza di calcolo o lo spazio per l'immagazzinamento dei dati non dovrebbe essere un problema, mentre i costi hardware - come i sensori - attualmente lo sono. Ma il problema dei costi è superabile.

Il problema è il software, la base di programmazione, problema rintracciabile anche al tempo del PC:

Nei primi giorni del personal computer, abbiamo realizzato che avevamo bisogno di un ingrediente che ci permettesse di far raggiungere al lavoro pionieristico la massa critica, per coalizzarsi all'interno di un industria capace di produrre prodotti utili su scala commerciale. Quello di cui avevamo bisogno era Microsoft BASIC.

Ndr: Microsoft ha uno studio apposito sulla robotica, un settore che Bill non si vuol far scappare. Qui tutte le informazioni in merito.

Gates conclude affermando che è impossibile predire essattamente quali applicazioni guideranno questa nuova industria. Tuttavia è possibile che i robot giocheranno un ruolo importante nell'assistenza fisica e agli anziani. I dispositivi robotici aiuteranno probabilmente i disabili e miglioreranno la forza e la durata dei soldati, nonchè saranno utili in medicina e nei lavori più pericolosi.

Sebbene in futuro i robot possano avere un aspetto antropomorfo, molti non avranno niente a che vedere con il C-3PO di Guerre Stellari. Definire un robot sarà sempre più difficile perchè saranno macchine così specializzate e onnipresenti che probabilmente non le chiameremo robot.

Quando questi dispositivi diverranno disponibili per i consumatori, potranno avere un profondo impatto nel modo in cui lavoriamo, comunichiamo e ci divertiamo. Ovvero l'impatto che ha portato il PC nel corso di questi 30 anni.

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