Bip Mobile ostacolata da Telecom, Vodafone e Wind

L'AGCM ha avviato un'istruttoria nei confronti di Telecom, Vodafone e Wind per intesa restrittiva della concorrenza ai danni di Bip Mobile. Il nuovo operatore low cost si è visto chiudere la porta dalla distribuzione multibrand.

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a cura di Dario D'Elia

L'Antitrust sta indagando sul presunto accordo tra Telecom, Vodafone e Wind per impedire al nuovo operatore mobile virtuale Bip Mobile di sbarcare sul mercato. L'AGCM mercoledì scorso ha deciso di avviare un'istruttoria alla luce della denuncia del nuovo entrante. Il primo operatore low-cost italiano sostiene che la sua strategia commerciale, basata su tariffa unica e prezzi aggressivi, infastidisca gli operatori leader - detentori del 90% del mercato.

"Per il nuovo soggetto, considerati i costi e i tempi necessari per allestire una propria rete di vendita, l’accesso alla distribuzione multibrand costituisce la più importante, se non l’unica, modalità per arrivare ai consumatori", sottolinea nel suo comunicato ufficiale l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. "Secondo la denuncia, invece, la società si sarebbe trovata a dover fronteggiare numerose rinunce da parte di distributori che attualmente prestano la loro attività per più operatori".

In pratica sembra che i distributori abbiano subito pressioni da Tim (Telecom Italia), Vodafone e Wind affinché i contratti con Bip Mobile venissero annullati o comunque non sottoscritti. La minaccia di disdire gli accordi commerciali in essere pare aver fatto scattare sull'attenti l'intera rete di distribuzione multibrand.

"Secondo l’Antitrust i comportamenti di TI, Vodafone e Wind potrebbero dunque essere finalizzati ad ostacolare l’accesso al mercato di un operatore potenzialmente molto concorrenziale", conclude il documento.

L'istruttoria si chiuderà entro il 30 settembre 2013 ma il rischio è che la tempistica possa essere troppo lunga. Bip Mobile ha un accordo con H3G 3 Italia per le infrastrutture, come avviene per 50&Più Net, Vistream, DigiTel Italia, Fastweb, Lycamobile, Digi Mobil, Italiacom e HopMobile. Insomma, è la prima volta che si profila un problema di questo genere. La sensazione è che l'operatore low cost sia davvero portatore di novità.

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