Le transazioni italiane in moneta Bitcoin potrebbero essere presto tracciate. Venerdì mattina Sinistra Ecologia e Libertà ha presentato un emendamento al decreto legge "Destinazione Italia" per definire finalmente i Bitcoin e "avviare un processo di riconoscibilità della criptovaluta al fine di agevolare la diffusione dei pagamenti elettronici".
Il partito di Nichi Vendola punta a introdurre l'identificabilità del titolare effettivo del Bitcoin per transazioni superiori a 1.000 euro e l'applicabilità delle disposizioni di antiriciclaggio. In pratica si vuole nobilitare la criptovaluta più nota del mondo.
Bitcoin
Il deputato di Sel on. Sergio Boccadutri, firmatario dell'emendamento, approfitterà dell'incontro "Obiettivo ePayment", organizzato da CashlessWay e previsto per il 30 gennaio a Montecitorio, per fare il punto sull'argomento.
"È necessario avviare un percorso fattivo sul Bitcoin poiché la sua innegabile diffusione non può essere lasciata senza una concreta osservazione istituzionale e relativa regolamentazione", sostiene Sel.
"Lo sviluppo dell'epayment e il contrasto all'utilizzo del contante deve diventare prioritario ed è per questo che come Sinistra Ecologia Libertà abbiamo presentato una proposta di legge sulla limitazione dell’uso del contante e promozione dell'impiego della moneta elettronica".
La diffusione di Bitcoin in Italia probabilmente è ancora di nicchia ma non c'è dubbio che la diffusione della moneta elettronica, in genere, potrebbe favorire la legalità nelle transazioni. Ovviamente bisognerebbe anche intervenire sulle tariffe imposte dalle società dei pagamenti: basterebbe partire con un'indagine conoscitiva per rilevare eventuali anomalie.