BlackBerry ci ripensa e non vende, le azioni crollano

BlackBerry non vende e affida la salvezza a un nuovo amministratore delegato.

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a cura di Elena Re Garbagnati

BlackBerry non è più in vendita. Il Consiglio di Amministrazione ha deciso un cambio radicale di strategia per risollevare le sorti dell'azienda, che passa per un'iniezione di capitale di 1 miliardo di dollari da parte degli investitori storici, fra cui Fairfax Technology, e la guida di John S. Chen, ex numero uno di Sybase, che assume sia il ruolo di Executive Chair del Board of Directors, sia quello di amministratore delegato ad interim.

Da questa posizione privilegiata Chen sarà responsabile delle strategie aziendali. Ad affiancarlo ci sarà Prem Watsa, Chairman e amministratore delegato di Fairfax, che assumerà il ruolo di Lead Director and Chair of the Compensation, Nomination and Governance Committee.

BlackBerry non è più in vendita

La decisione è stata annunciata nel giorno della scadenza del periodo di esclusiva che era stato concesso a Faifax per l'acquisto, e che in mancanza di fondi avrebbe aperto ad acquirenti alternativi, fra cui Lenovo, Qualcomm, Facebook, Oracle e altri. Il Consiglio di Amministrazione ha invece deciso di cancellare il processo di ricerca di un acquirente e di affidarsi invece a un consorzio di investitori a cui sarà riservato nei prossimi giorni un private placement di bond convertibili per un valore di 1 miliardo di dollari, di cui un quarto sarà riservato a Fairfax. Le obbligazioni della durata di sette anni e saranno convertibili al prezzo di 10 dollari, pari ad un premio del 28,7% rispetto al prezzo di chiusura delle azioni del 1 novembre scorso.

La notizia non è stata ben accolta dalla Borsa, tanto che in seguito all'annuncio a Wall Street l'azione ha perso il 15,32% e ha chiuso a 6,57 dollari. Secondo l'analista Jan Dawson di B. Ovum "la nomina di un veterano del software enterprise come John Chen suggerisce che Fairfax e gli altri investitori vedano nel futuro dell'azienda il software piuttosto che i dispositivi". L'analista definisce questa decisione sensata "alla luce delle spedizioni di BlackBerry negli ultimi mesi", ma il nodo della questione resta: da dove arriveranno i guadagni?

Le azioni crollano

"Sfruttare i server BlackBerry come nucleo di una piattaforma di gestione dei dispositivi genera pochissimi guadagni" spiega Dawson. "QNX, il cui valore principale è quello di fornire un sistema operativo ai dispositivi BlackBerry, attualmente genera meno di 100 milioni di dollari all'anno. Allo stesso modo , BlackBerry Messenger ha avuto successo nei download come opzione di messaggistica cross-platform, ma non ha stracciato le altre applicazioni concorrenti".

Insomma quello che manca sarebbe ancora una volta una strategia chiara, la stessa che l'ex CEO Thosten Heins non è riuscito a dare fino a ieri e che adesso ci si aspetta da Chen per ridare fiducia a clienti e investitori. Intanto il tempo scorre.