Blackout Wind-Infostrada, il Codacons: rimborsi elemosina

Non tutte le associazioni dei consumatori festeggiano per i rimborsi di Wind-Infostrada legati al blackout del 13 giugno. Il Codacons annuncia azioni contro i rimborsi elemosina.

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a cura di Manolo De Agostini

La vicenda del blackout della rete Wind-Infostrada, con migliaia di privati e aziende senza connettività Internet e cellulare per diverse ore il 13 giugno scorso, tiene ancora banco. Altroconsumo, associazione per la tutela e difesa dei consumatori dei consumatori, è riuscita nei giorni scorsi ad accordarsi con l'operatore per offrire rimborsi a chi ha fatto reclamo - direttamente alla compagnia telefonica o ad Altroconsumo - per il disservizio.

L'intesa però non soddisfa tutte le associazioni che si sono riunite al tavolo. Il Codacons la considera infatti "elemosina al ribasso". La società telefonica propone infatti ai possessori di schede ricaricabili un bonus pari al 20% della ricarica effettuata fino a un massimo di 50 euro, usabile entro 30 giorni, e 1 GB di navigazione gratis.

Gli utenti in abbonamento hanno diritto un indennizzo automatico di 2,50 euro in fattura; per i possessori in abbonamento post pagato di rete mobile, 2,50 euro in fattura, oltre a 1 GB di traffico dati per 2 mesi; per i possessori di SIM post pagato business, direttamente 5 euro in fattura.

"Il Codacons sottoporrà l'offerta di Wind agli utenti che si sono rivolti all'associazione, ma in nessun caso rinuncerà alla possibilità di intentare singole azioni legali contro l'azienda o cause collettive in favore dei clienti danneggiati dal blackout, ritenendo esigua e insoddisfacente la proposta economica della società", fa sapere l'associazione.

La questione rimane quindi aperta, e potrebbero arrivare risarcimenti di entità superiore per chi si è rivolto al Codacons - oltre 2000 mila persone secondo alcuni dati diffusi dall'associazione.