Blog di Grillo oscurato da un cellula di Anonymous

Venerdì il blog di Grillo è stato attaccato da Anonymous, anche se successivamente si è scoperto che il colpevole è la cellula AnonOps. Il web si anima e la community si spacca. In ogni caso 10 ore di blackout hanno probabilmente coeso ulteriormente il Movimento 5 Stelle.

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a cura di Dario D'Elia

Venerdì scorso il blog di Beppe Grillo ha subito un cyber-attacco che l'ha reso inaccessibile per circa 10 ore. "Salve Beppe Grillo, Anonymous oggi ha deciso di regalarti un po' della sua attenzione" è la scritta che ha capeggiato fino a sabato. Ma i tecnici del sito non si sono fatti prendere per il naso è poco dopo lo stesso Grillo ha confermato su Facebook e Twitter che l'operazione si deve a qualcun altro. "Chiedo aiuto alla Rete, e ovviamente anche ad Anonymous, per identificare il gruppo che ha bloccato il sito", ha scritto il comico (attivista) genovese. E cosi nel weekend si è scoperto che l'iniziativa è stata portata avanti da AnonOps, una cellula di Anonymous che probabilmente non si è consultata con nessuno.

"Una cellula specializzata in botnet ha utilizzato i mezzi a sua disposizione per oscurare il sito beppegrillo.it. Il blog anon-news.blogspot.com è amministrato da molti coordinatori, ognuno ha potere di postare ciò che ritiene importante, informando in tempo, se è possibile, le altre cellule o coordinatori AnonOps", si legge sul blog di Anonymous Italia.

AnonOps colpisce

"Ricordiamo che AnonOps non è Anonymous, ma una rete dove gli Anonymous si organizzano e comunicano da svariati anni. I 700+ commenti e il resto dei commenti sono stati cancellati per ovvi motivi: cancellando i post anche i commenti vengono cancellati. La cellula operante è stata momentaneamente esclusa dall'amministrazione del blog, fino a quando l'intera comunità (quindi anche chi ha commentato i post dell'attacco) potrà decidere la legittimità dell'attacco con un sondaggio".

Insomma, si parla di una rete autogestita dove si condividono gli strumenti per la protesta informatica. Gli unici paletti sono etici, quindi non si tollerano le discriminazioni verso religione, orientamento sessuale, etc.

I media parlano di un movimento Anonymous spaccato, ma forse è esagerato. In verità una parte degli attivisti ha voluto punire Grillo per alcune uscite infelici. "Il semplice fatto che l’accesso alle tue liste sia proibito agli stranieri, che tu sia un populista che cerca di raccogliere consensi senza arte né parte e che per più volte (come da foto) ha magistralmente eseguito il saluto romano al tuo seguito e ai media, sostenendo la politica di repressione fascista, basterebbe per giustificare il perché di tanto accanimento", scrive AnonOps.

AnonOps?

"Sfortunatamente altri motivi ci spingono a schierarci contro di te (e sia chiaro, non contro i poveri ignari che credono a tutto ciò che dici prendendolo per oro colato, ergo il tuo movimento)".

E gli attacchi continuano tirando in ballo il sostegno di Grillo nei confronti della medicina alternativa, la (presunta) devastazione della barriera corallina indotta dalla sua barca, la sottrazione a una ONLUS di un microscopio elettronico "che serviva ai ricercatori per dimostrare che il plasma utilizzato negli inceneritori di ultima generazione è peggiore ai metodi precedenti", etc.

La cellula Anonymous chiede insomma a Grillo di farsi da parte e dare le chiavi del suo movimento a chi porta avanti la causa, cioè al cittadino stesso, "evitando di speculare e lucrare ancora sugli spettacoli che di candido non hanno nulla ma sono sordidi di ipocrisia e menzogne".

Difficile farsi un'opinione sull'accaduto. Da una parte Grillo non è certamente in odore di santità, ma neanche lui sembra aver mai espresso il desiderio di essere canonizzato. Dall'altra l'attacco è in stile Anonymous - anche se condiviso eticamente solo da una minoranza - è quindi a tutti gli effetti un'azione di prevaricazione.

Il cyber-attacco è probabilmente un avvertimento; in ogni caso un errore tattico, poiché il Movimento 5 Stelle rappresenta l'avanguardia Web dell'elettorato italiano. Ecco, se proprio bisogna fare una critica a AnonOps è di avere fatto più male ad Anonymous che ad altri. Ma loro sono hacktivisti, non esperti della comunicazione di massa.