Blogger inglesi, o ci metti la faccia o niente

Una sentenza inglese toglie ai blogger le garanzie di anonimato. La libertà d'informazione ci guadagna o ci perde?

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Addio blogger anonimi. Il caso di Nightjack, un agente di polizia che raccontava le sue esperienze in un blog, ha dato origine a una procedura che è sfociata in una sentenza storica: nel Regno Unito, non si può tenere un blog ed essere anonimi.

Nightjack, il detective Horton, raccontava i dettagli dei casi cui stava lavorando, distribuiva scoop che nessun giornale aveva, ironizzava su colleghi e politici, e ogni tanto rendeva pubblici fatti imbarazzanti.

Troppo, sia per i soggetti sia per la concorrenza. Quando il Times è riuscito a scoprire la vera identità di Nightjack, non ci ha pensato due volte a renderla pubblica. Horton ha provato a evitarlo con una denuncia, ma il giudice ha ritenuto che "il blog è un'attività pubblica, non privata", e quindi niente anonimato garantito per chi lo scrive.

NightJack

NightJack ha vinto il premio Orwell lo scorso aprile, per il valore di strumento informativo. Curiosamente, è stato il premio stesso a scatenare la serie di eventi che ha portato all'epilogo odierno, come scrive lo stesso Horton, proprio sul Times.

Horton ha chiuso il blog, e sta affrontando una procedura disciplinare, una multa, e nuovi problemi familiari. NightJack è sparito dalla circolazione, ma restano le conseguenze del suo lavoro: Horton, da una parte, ha violato l'etica professionale, ma dall'altra ha reso pubbliche informazioni delle quali, altrimenti, il pubblico sarebbe rimasto all'oscuro. Che cosa è meglio?