Blue Monday, come sopravvivere al giorno più triste del 2017

Oggi è il Blue Monday, il giorno più triste dell'anno, ma non preoccupatevi: in giro per il mondo c'è sicuramente qualcuno che sta peggio di voi.

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a cura di Roberto Caccia

Oggi dovrebbe essere il giorno più triste dell'anno, vale a dire il Blue Monday. No, non sto parlando della fantastica canzone dei New Order, ma di un presunto giorno calcolato in base a fantomatiche formule matematiche. Solitamente reagisco con una scrollata di spalle a queste dicerie pseudoscientifiche, eppure avrei dovuto accorgermi delle avvisaglie nell'aria.

Partiamo dal presupposto che il lunedì è già triste di suo; dopotutto è il giorno in cui si ricomincia a lavorare dopo un weekend passato a gozzovigliare. Vale a dire: poltrire sul divano.

weekend

Il mio lunedì è cominciato con un segnale ben chiaro, cioè con il mio rispettabile iPhone 5s che si è spento definitivamente durante la notte, senza la minima intenzione di volersi ricaricare. 1 a 0 per il Blue Monday.

Nonostante l'imprevisto riesco a prepararmi e a uscire di casa in orario. Peccato che a metà tragitto verso la redazione mi sono accorto di aver dimenticato il notebook a casa. Risultato: entrata in ritardo e 2 a 0 per il Blue Monday. Arrivo in ufficio e sistemando un po' la scrivania rompo un bicchiere. Ok, giornata no, può capitare.

Nel frattempo provo a riaccendere il mio iPhone, che dal canto suo continua a mostrarmi il mio riflesso nel display spento, come uno specchio nero che cela i lati più oscuri (e incazzati) della mia anima. Me lo sentivo che non avrei dovuto riguardare Black Mirror ieri sera.

Dopo questa serie di sfortunati eventi il destino beffardo suggerisce al nostro direttore di assegnarmi la notizia sul Blue Monday. Coincidenze? Io non credo.

blue monday

Io mentre cerco di mettere a posto i cocci di questo lunedì.

P.S. ho provato tre cavi diversi del caricabatterie. Nella foto: quello d'emergenza

E così eccomi qua a parlarvi di questa giornata. Potrei dirvi che tutto è nato a metà degli anni 2000, anche se l'idea è considerata pseudoscienza.

Oppure potrei dirvi che è stato scelto questo giorno specifico sulla base d'innumerevoli variabili, come il lento e inevitabile protrarsi dell'inverno, la stanchezza post rientro lavorativo, il pentimento per le spese folli del periodo natalizio, la consapevolezza di essere ancora lontani dallo stipendio e la certezza che anche quest'anno i buoni propositi, stipulati a capodanno fra un bicchiere di spumante e l'altro, andranno a farsi friggere.

Tuttavia ciò che voglio davvero dirvi è di prendere questa giornata con relativa filosofia. Dopotutto, in giro per il mondo c'è sicuramente qualcuno che sta peggio di voi e che in questo momento sta ancora cercando di riaccendere il suo smartphone. Senza successo, naturalmente.