Computer quantistici, il futuro della crittografia

La società umana trova tra i propri fondamenti il segreto, cioè l'informazione che alcuni controllano ed è esclusa ad altri. Per assicurarsi che questa colonna non crolli abbiamo inventato mezzi sempre più sofisticati per rendere i nostri messaggi illeggibili agli altri.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Computer quantistici, il futuro della crittografia

Nessun sistema crittografico è perfetto, e nessuno è assolutamente insuperabile. Per svelare il messaggio segreto in genere si cerca un difetto nel sistema, un errore umano, o in tempi più moderni un errore di programmazione o una backdoor.

Ammesso e non concesso che esista un sistema crittografico privo di questi difetti, esiste sempre la possibilità del brute forcing. È importante sottolineare che esistono tecniche per prevenire anche questo tipo di attacco: nel caso di iOS, per esempio, il sistema richiede lunghe attese tra un tentativo e l'altro, e può anche cancellare del tutto i dati a cui si vuole accedere. Un deterrente difficile da superare, ma pare che l'FBI abbia trovato il modo.

chiavi volanti
Chiavi volanti in Harry Potter e la Pietra Filosofale

Che cos'è il brute forcing? Letteralmente si traduce in "attacco con la forza bruta", e in pratica si tratta di provare tutte le chiavi possibili finché non si trova quella giusta. Immaginate di avere un lucchetto e un transatlantico pieno i minuscole chiavi. Bisogna provarle tutte, una a una, con tutto il tempo che ci vuole. Noioso, vero? Probabilmente non basterebbe una vita intera.  

È più o meno quello che fa un computer: il tempo necessario per finire il lavoro dipenderà dal numero di chiavi e dalla velocità del meccanismo - in alcuni casi infatti il software contiene sistemi fatti apposta per rallentare l'operazione. Nessun sistema è quindi immune a un attacco brute force, ma si ritiene più forte in proporzione a quanto tempo ci vuole per "scassinarlo".

In altre parole, se ci vuole potenza hardware per milioni di dollari, e se ci vogliono decine di migliaia di anni per superare una barriera, si può affermare che quella barriera è abbastanza solida.

quantumcomputer
Quantum Computer

Ovviamente però i computer diventano sempre più potenti e meno costosi, quindi se oggi un certo sistema si può considerare resistente, tra qualche anno potrebbe non essere più così. A tal proposito, è interessante il fatto che le GPU, nate per i videogiochi e alcune applicazioni professionali, si siano rivelati strumenti preziosi per il brute forcing. Di pari passo però anche gli algoritmi possono diventare sempre più complessi, e sembra che sia possibile mantenere un sostanziale equilibrio.

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Almeno fino a quando i computer quantistici non saranno una realtà. Al momento queste macchine sono (costosi) prototipi sperimentali nelle mani di Google, NASA, NSA (sembra) e pochi altri. Tramite di essi sarà possibile creare e usare strumenti crittografici di nuova generazione, ancora più resistenti di quelli attuali. E si potranno anche usare come strumenti per violare facilmente (più o meno) gli attuali algoritmi.

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Questo in teoria, perché in pratica realizzare un computer quantistico davvero capace di fare queste cose non è affatto facile. Si tratta di effetti prendere la meccanica quantistica, che è probabilistica, e applicarla a qualcosa che deve essere spietatamente preciso. La potenza teorica è altissima, ma c'è ancora molto lavoro da fare. Quanto tempo manca? Difficile a dirsi, ma forse basteranno pochi anni: ci sono stati esperimenti dai risultati incoraggianti, e i primi sistemi a crittografia quantistica sono già operanti.