Broadband in tutta Italia grazie a 900 milioni di euro

Da marzo partiranno i bandi per portare i 2 Mbps ai 2,8 milioni di cittadini nelle aree in digital divide e la banda ultralarga a 4 milioni di cittadini residenti in 180 comuni del Sud Italia. Si parla di bandi per 900 milioni di euro.

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a cura di Dario D'Elia

Il digital divide italiano fra poco sarà solo un ricordo grazie ai 900 milioni di euro (di cui 237 privati) che porteranno i servizi broadband a 2,8 milioni di italiani. Il Ministero per lo Sviluppo Economico venerdì ha annunciato i bandi (partiranno a marzo) per i lavori di implementazione nel Mezzogiorno. Si parla di 2 Mbps per tutti gli italiani e 30/100 Mbps per il 40% dei cittadini della Basilicata, Calabria, Campania, Molise e Sicilia.

"I bandi porteranno infatti la banda larga a 2,8 milioni di cittadini residenti in 3600 località in tutta Italia e la banda ultralarga a 4 milioni di cittadini residenti in 180 comuni del Sud Italia", conferma la nota del MISE.

Banda larga in Italia

"Tale iniziativa può rappresentare una forte spinta per l'intera filiera delle telecomunicazioni, per il settore dell’impiantistica civile e dell’elettronica, generando circa 5000 nuovi posti di lavoro".

Insomma, siamo di fronte all'ultimo capitolo del progetto avviato nel 2008 per raggiungere gli 8 milioni di cittadini esclusi dal servizio a banda larga poiché residenti nelle aree a fallimento di mercato.

"Oggi facciamo un passo in avanti fondamentale per lo sviluppo del Paese, contribuendo ad azzerare il divario digitale e dotando il Mezzogiorno della banda ultralarga", hanno dichiarato il ministro della Coesione territoriale Fabrizio Barca e il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera.

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"Era un impegno importante che abbiamo assunto con il recepimento dell'Agenda Digitale Europea e che siamo riusciti a mantenere grazie a una forte collaborazione tra Governo e Regioni. Presto ogni cittadino e impresa italiani potranno avere la possibilità di collegarsi ad Internet veloce, accedendo a opportunità professionali e personali che erano loro preclusi. Per questo azzerare il digital divide era innanzitutto un dovere morale della politica oltre che un'opportunità di sviluppo".

Da rilevare poi che il risultato è stato raggiunto grazie alla rimodulazione dei programmi cofinanziati. In pratica il Piano d'Azione per la Coesione d'intesa con le Regioni interessate "ha fatto confluire nel progetto più di 347 milioni di euro".