Budweiser spedisce l'orzo sulla ISS per la Martian Pale Ale

Budweiser sta per spedire orzo nello Spazio per produrre una birra che si possa spedire e bere su Marte.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Budweiser conferma il suo impegno nel voler essere il primo produttore di birra su Marte. Un progetto di cui si parla dall'inizio dell'anno e che adesso entra nel vivo, con i primi esperimenti che verranno effettuati sulla Stazione Spaziale Internazionale all'inizio di dicembre. L'obiettivo è quello di capire come si comportano l'orzo e gli altri ingredienti della celeberrima "Bud" in un ambiente differente da quello terrestre, partendo dalla situazione di microgravità della ISS.

Il lavoro sarà lungo, ma l'obiettivo è a lungo termine: poter deliziare con la birra gli astronauti che sbarcheranno su Marte in una data da definirsi dopo il 2025-2030. La sperimentazione sarà portata avanti con l'aiuto di esperti del settore, tra cui CASIS che gestisce l'International Space Station U.S. National Laboratory, e Space Tango, azienda responsabile dello sviluppo di payload per la ricerca commerciale all'interno del National Lab.

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A bordo del cargo che decollerà il 4 dicembre prossimo alla volta della ISS con un razzo SpaceX ci saranno quindi due esperimenti il cui protagonista sarà l'orzo di Budweiser, che rimarrà in orbita per circa un mese prima di tornare a terra ed essere analizzato.

Ricordiamo che ci sono dei precedenti che coinvolgono produttori di acolici e la ISS: nel 2015 si concluse la sperimentazione spaziale del produttore di whisky scozzese Ardberg, e ancora prima fu consegnato sulla Stazione Spaziale un cargo con a bordo del whisky della distilleria giapponese Suntory. In questi due casi ad arrivare in orbita fu il prodotto finito, adesso invece si parte con i semi di orzo, che saranno fatti germinare in orbita per 30 giorni.

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Se state storcendo il naso sul possibile risultato, ricordate che la storia insegna che l'esigenza di adattare la popolare bevanda ad ambienti differenti da quelli originari può portare alla nascita di nuovi e interessanti sapori. Basti pensare alla cosiddetta IPA (Indian Pale Ale), creata negli anni della colonizzazione dell'India da parte dell'Inghilterra. Il clima caldo e umido della colonia e il lungo viaggio da percorrere per raggiungerla non permettevano una conservazione adeguata della birra inglese, e fu necessario modificare "la ricetta" aumentando l'impiego del luppolo (che contiene sostanze antiossidanti) per non far rinunciare ai coloni il gusto dell'amata bevanda. Adesso la IPA ha molti cultori sparsi per il mondo ed esiste in moltissime varianti.

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Alla salute!


Tom's Consiglia

Per i fan della Budweiser questo orologio da parete potrebbe essere un gratissimo regalo!