Basta alle chiacchiere da bar sul rigore non visto, sul mani giudicato involontario, sul fallo criminale non sanzionato. O almeno, questa è la speranza. La svolta tecnologica tanto attesa nel calcio, la moviola in campo, arriverà sul rettangolo verde. Non da subito, ma in futuro: c'è il sì della International Football Association Board, l'organo che sancisce le regole del calcio.
Si parte con due test della durata di due anni, per un debutto previsto per Euro 2020. Un passo avanti rispetto all'introduzione dell'occhio di falco, che finalmente ha messo fine alle polemiche del "goal - non goal".
"Abbiamo preso una decisione davvero storica per il calcio. Ifab e Fifa stanno continuando a discutere del tema e il dibattito non si fermerà oggi. Abbiamo dimostrato che stiamo ascoltando il calcio e stiamo applicando il buon senso. Dobbiamo essere prudenti, ma stiamo facendo passi concreti per mostrare che è iniziata una nuova era", ha affermato il nuovo presidente Fifa Gianni Infantino.
Tecnicamente parlando la moviola in campo non potrà, almeno inizialmente, occuparsi di tutti i casi. "L'idea è di applicarlo dopo il gol, per valutare se c'è stato fallo, palla fuori, fuorigioco; e inoltre per l'espulsione diretta e il rigore, cioè episodi che cambiano la gara. Escluse invece sia la punizione dal limite dell'area sia l'ammonizione", spiega Fabio Licari de La Gazzetta dello Sport.
"La cosa si complica quando, in caso di episodio che merita la revisione, il gioco non si ferma. Nel protocollo c'è la possibilità di fermarsi se la palla è in una zona non influente", o di aspettare un stop (ma se l'azione continua per minuti?). E c'è sempre l'opzione challenge, cioè che i tecnici chiedano una verifica video. Una cosa è sicura: le gare saranno più lunghe", aggiunge Licari.
Tra l'altro come sanno molti appassionati, a volte anche un video può generare polemiche e pareri discordanti: insomma, potrebbe non mettere d'accordo tutti. Il ruolo degli arbitri (e dei loro assistenti) rimarrà centrale.
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