Cambiare ADSL costa caro nonostante la legge Bersani

L'ultimo rapporto di SosTariffe.it ha confermato che il cambio di fornitore ADSL costa tra i 40 e i 50 euro, mentre per disattivare completamente il servizio si arriva anche a 78 euro nella peggiore delle ipotesi. Chi cambia però di solito lo fa per risparmiare o ottenere migliori prestazioni.

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a cura di Dario D'Elia

Cambiare fornitore ADSL oggi costa tra i 40 e i 50 euro, mentre la cessazione del servizio può raggiungere anche i 78 euro. Questi i dati rilevati dall'osservatorio di SosTariffe.it, che ha dedicato un report specifico all'argomento. In linea di massima si può affermare che disdire l’ADSL prima della scadenza naturale del contratto costa comunque circa il 10% rispetto al risparmio ottenibile il primo anno cambiando operatore.

In pratica "nonostante la legge Bersani del 2007 abbia imposto agli operatori l’abolizione di penali ai clienti", come riporta il documento di SosTariffe, "esistono ancora alcuni costi che i provider posso addebitare agli utenti a titolo di rimborso per le spese sostenute per la cessazione del servizio". E il problema è che queste spese si hanno sia nel caso si decida di sospendere l’ADSL per sempre, sia nel caso di passaggio ad altro operatore.

Che disdetta!

Entrando nei dettagli si scopre che per una ADSL senza telefono si pagano mediamente 48,52 euro al cambio di operatore, mentre la spesa sale a 66,83 euro per la disattivazione definitiva del servizio. "Per l’offerta ADSL + telefono, invece, cambiare provider costa 56,38 euro, mentre cessare il servizio 76,67 euro", sottolinea il rapporto. "Il costo medio per effettuare la portabilità del numero, cioè per non cambiare il proprio numero di telefono, è di 61,55 euro. Per chi ha attivato solo la telefonia cambiare gestore costa 39,32 euro, mentre chiudere la linea 68,54 euro".

SosTariffe.it ha stimato poi che, con le promozioni valide per 2 anni, il risparmio maggiore lo si ottiene con le offerte ADSL a velocità 20 mega + telefono, caso in cui si può risparmiare fino a 435 euro. "Se si tolgono i costi di disdetta sopra citati si può arrivare, comunque, ad ottenere l’87,04% di tale risparmio", continua il rapporto.

Offerte

Per quanto riguarda le ragioni dell'abbandono di un provider la maggior parte dei clienti (35%) pone la questione risparmio, ma subito dopo c'è la velocità in download insoddisfacente, segnalata nel 26,67% dei casi. La connessione instabile unita a un livello scarso di servizi accessori, come l’assistenza clienti e l’intervento tecnico, è invece indicata nel 25% dei casi.

"Nonostante le numerose promozioni presenti sul mercato spesso si decide di non cambiare operatore ADSL per paura di dover andare incontro a costi non previsti o disservizi durante la procedura di portabilità", sostiene Giuliano Messina, amministratore e co-fondatore del sito.

Operatori

"L'analisi di SosTariffe.it dimostra che, cambiando operatore, si ottiene in ogni caso un risparmio considerevole anche al netto dei costi di disdetta. Allo stesso tempo, il recesso e trasferimento completo delle utenze è previsto in massimo 30 giorni e con procedure concordate e strutturate in modo da ridurre il più possibile il tempo in cui effettivamente il cliente rimarrà senza nessuna linea attiva".