Sistema AF a 61 punti

Recensione - Test della Canon EOS Mark III. Canon fa un grande passo avanti in termini di autofocus, soprattutto, ma anche di reattività, di cadenza di scatto e di dotazione. E, purtroppo, anche di prezzo.

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a cura di Tom's Hardware

Sistema AF a 61 punti

Il sistema di messa a fuoco a 61 punti, identico a quello usato anche sull'ammiraglia EOS 1D X, è senza dubbio il maggior progresso compiuto dalla 5D. Ci eravamo lamentati, in passato, di come Canon fosse troppo elitaria nel riservare i sistemi AF più evoluti solo alle ammiraglie EOS 1, rispetto a una concorrenza che già da tempo mostrava sistemi AF evoluti anche sui modelli prosumer. Beh, evidentemente non eravamo i soli a pensarla in questo modo, e Canon ha deciso di rimediare. Ora il sistema AF è tanto sofisticato da richiedere un sottomenu dedicato.

Rosa: AF dual cross f/2.8 e f/5.6 - Arancio: AF cross f/5.6. Blu: AF cross f/4 (verticale) f/5.6 (orizzontale) - Verde: AF linea orizzontale f/5.6

Iniziamo col dire che, dei 61 punti, 41 sono a croce (20 dei quali lavorano con aperture fino a f/4 e i restanti 21 fino a f/5,6). Cinque punti AF centrali lavorano come punti AF ad alta sensibilità fino a f/2.8.

L'effettivo uso di questi punti ad alta sensibilità dipende però dall'ottica in uso. Non con tutte le ottiche f/2.8 vengono utilizzati i 5 punti centrali ad alta sensibilità - il caso più notevole è dato dal 24-70mm f/2.8 L USM, che ne sfrutta solo uno. Altre ottiche f/2.8 "limitate" allo stesso modo sono tutte "prime lens" grandangolari tra 14 e 28mm, per le quali l'importanza della rapidità AF è tutto sommato secondaria.

L'EF 28mm f/2.8 non solo usa solo il punto centrale dei 5 ad alta sensibilità, ma sfrutta anche solo 31 punti AF a croce su 41.

Naturalmente, la situazione peggiora progressivamente usando ottiche via meno luminose. Si arriva al punto di non poter più selezionare tutti i 61 punti disponibili, ma solo un sottogruppo. Il caso peggiore è quello delle lenti appartenenti al cosiddetto gruppo G, per le quali si attivano 15 punti AF a croce su un totale di 33 punti AF selezionabili. Appartengono a questo gruppo l'EF 1200mm f/5.6L USM e l'EF 180mm f/3.5L Macro USM.    

Esistono 6 modalità di raggruppamento dei punti.

Due sono a punto singolo (1 e 2), la prima delle quali (Spot AF) usa un'area ridotta per la messa a fuoco di soggetti piccoli; la seconda è la modalità AF di default. Il punto AF può essere scelto tra uno qualunque dei 61 punti AF disponibili. La messa a fuoco singola è ideale per mettere a fuoco con la massima cura soggetti fermi, ma in presenza di dettagli fini sul soggetto questa scelta porta a una minore velocità di focheggiatura.

Altre due modalità di raggruppamento prevedono l'espansione del punto selezionato con 4 o 8 punti adiacenti (3 e 4). Il punto centrale viene sempre scelto manualmente dal fotografo tra uno dei 61 disponibili, ma questo viene coadiuvato da altri 4 o 8 punti. Queste sono le scelte più indicate per i soggetti in movimento, specie quando il movimento non è prevedibile (atleti in gara e simili), cioè quando l'AF a punto singolo risulterebbe difficoltoso. Delle due, la modalità a 8 punti è più efficace in presenza di movimenti orizzontali.

La modalità n° 5 prevede 9 zone AF predefinite, e la messa a fuoco avviene sempre sul punto del soggetto più vicino al fotografo che si trovi all'interno dell'area selezionata.

La modalità 6, infine, è la selezione automatica tra tutti i 61 punti. In modalità AF-singolo di nuovo viene selezionato il punto del soggetto più vicino, in modalità AF-servo si attiva l'inseguimento del soggetto.