Test - risoluzione

Recensione - Test della Canon EOS 6D, la reflex nata per portare i vantaggi del full-frame a una fascia di pubblico più vasta di quanto visto finora. Un pubblico rigorosamente non professionale.

Avatar di Tom's Hardware

a cura di Tom's Hardware

Test - risoluzione

La EOS 6D esibisce una risoluzione effettiva notevole, assolutamente in linea con le prestazioni della EOS 5D Mark III nonostante la conta dei Mpixel sia inferiore di un paio di unità.

A parità di ottica usata (24/70mm f/2.8L USM), entrambi i modelli mostrano visivamente un'estinzione delle linee convergenti nell'intorno delle 2600 LW/PH per il formato JPEG con impostazioni Standard, che arrivano a 2800 partendo dal formato RAW.

L'analisi numerica, sempre partendo da un file RAW "sviluppato" in Canon DPP con nitidezza pari a 5, restituisce risultati che al centro superano abbondantemente le 3000 LW/PH.

Usando l'ottica in kit, che è pur sempre un 24-105mm f/4 "Serie L", l'estinzione visiva delle linee convergenti si ha invece nell'intorno delle 2300 LW/PH, in accordo con i dati numerici del file RAW (2365 LW/PH) e perfettamente in media tra i due dati - normalizzato e non - ricavati dal file JPEG. Questo racconta come, con sensori di questa categoria, sia necessario ormai usare ottiche fisse di elevata qualità per ottenere tutta la nitidezza di cui il corpo macchina è capace.

EOS 6D + 24-105mm.

EOS 6D + 24-70mm (JPEG).

EOS 6D + 24-70mm (RAW, nitidezza = 5).

L'aberrazione cromatica è praticamente inesistente con entrambe le ottiche. A sensibilità elevate, la EOS 6D mostra poi risultati sorprendenti: nonostante l'inevitabile e visibile aumento di rumore, il livello di dettaglio dei target non viene significativamente compromesso per l'intera gamma ISO nativa della fotocamera! Un comportamento persino leggermente superiore a quello della 5D Mark III. Per maggiori dettagli sulla risoluzione, vi invitiamo a dare uno sguardo anche all'anteprima EOS 6D.