Le novità principali

Il primo approccio con la EOS 70D ci ha mostrato un corpo macchina veloce e reattivo, capace di gestire ottimamente gli alti ISO e dotato di un autofocus LiveView finalmente impeccabile. La 70D rappresenta probabilmente il più grosso passo avanti dei modelli EOS a 2 cifre dai tempi dalla 10D.

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a cura di Tom's Hardware

Le novità principali

Tre le principali aree di forza del prodotto: prestazioni, alti ISO, messa a fuoco. Riguardo alle prestazioni, non si tratta solo di cadenza di scatto o di rapidità di messa a fuoco - che per inciso è a livelli di un'ammiraglia, tanto in modalità punto singolo quanto in modalità selezione automatica. È un insieme delle due cose, unito a un buffer di dimensioni abbastanza generose da consentire una raffica da 7 fps in RAW catturando una quindicina di fotogrammi consecutivi. Se poi si passa al JPEG, la raffica dura diverse decine di scatti (65 secondo Canon). 

Noi non abbiamo avuto necessità di contare, dato che in JPEG la fotocamera non ha mai rallentato nelle nostre mani, il che è forse il commento più positivo che possiamo fare. Il ritardo al primo scatto (ciclo messa a fuoco + shutter lag) è stato significativamente ridotto rispetto alla 60D; la 70D somiglia quindi più alla 7D che al modello precedente da questo punto di vista.

Il sensore della EOS 70D porta con sé una delle principali innovazioni introdotte nel mondo della fotografia digitale da molti anni a questa parte.

E se in termini di prestazioni assolute la 70D si avvicina alla 7D, per quanto riguarda il comportamento ad alti ISO la supera decisamente. Basta guardare le immagini nelle pagine seguenti per rendersene conto.

Infine, le capacità AF. Tutti si sono giustamente concentrati sulla funzione autofocus in LiveView, che in effetti rappresenta un passo avanti enorme rispetto a quanto mostrato finora da Canon: appena più lento del sistema AF tradizionale, è comunque a pieno titolo un AF "da reflex", e la differenza tra mirino e schermo posteriore tende ora davvero a sfumare; durante le riprese video, poi, la messa a fuoco morbida e veloce annulla sostanzialmente il divario con le videocamere, anche senza procurarsi uno dei rari (e spesso costosi) zoom parafocali.

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Personalmente, però, quello che abbiamo apprezzato di più è proprio il sistema AF tradizionale, a 19 punti tutti a croce come per la 7D, che copre un'area più ampia di quanto visto finora e offre alcune funzioni tipiche dei modelli superiori (regolazione velocità inseguimento e simili).

Se a questo si aggiungono caratteristiche più "consumer" come il display orientabile e il supporto Wi-Fi, tutto porta a un'unica conclusione: la 70D è un prodotto valido e versatile, che offre molto in rapporto al prezzo e che può accompagnare l'utente dai primi scatti fino alle soglie della professione fotografica.