Canon EOS M è la mirrorless con sensore da 18 megapixel

La gamma EOS include da oggi la mirrorless EOS M. È compatta, usa ottiche intercambiabili ma con attacco diversa dall'EF delle reflex, e ha un sensore da 18 Mpixel in formato APS-C.

Avatar di Alberto De Bernardi

a cura di Alberto De Bernardi

Canon ha presentato EOS M, la tanto attesa e anticipata mirrorless o, come la chiama Canon, CSC - Compact System Camera. Abbiamo avuto modo di toccare con mano il nuovo prodotto pochi giorni prima della presentazione ufficiale e, sebbene sia troppo presto per dare giudizi tecnici - lo stato preliminare non ci ha consentito di effettuare test - la EOS M ci ha lasciata chiara l'impressione di ciò che vuole essere: una fotocamera compatta ma flessibile (ottiche intercambiabili) e di elevata qualità (sensore APS-C).

L'approccio è semplificato e intuitivo, grazie anche al display touchscreen che richiama volutamente il mondo mobile, degli smartphone e dei tablet a cui tutti ormai siamo abituati. Il suo pubblico di riferimento, infatti, non è né quello interessato alle reflex né l'acquirente di complesse compatte a ottica fissa come la G1 X. È, piuttosto, l'utente meno tecnico, interessato alla creatività e all'immagine più che al mezzo per ottenerla.

Il cuore della fotocamera, abbiamo detto, è un sensore CMOS APS-C da 18 Mpixel. Parente stretto di quello che equipaggia anche la EOS 650D, anche il sensore della EOS M è di tipo Hybrid, cioè integrerà un sistema AF a rilevazione di fase che si affianca a quello a rilevazione di contrasto tipico delle fotocamere senza specchio. I due sistemi lavorano congiuntamente: il sistema a rilevazione di fase interviene per primo a dare velocità, portando velocemente e a colpo sicuro la lente in prossimità del punto corretto (il sistema a rilevazione è in grado di leggere la distanza del soggetto), poi interviene il sistema a rilevazione di contrasto per l'aggiustamento fine.

Questo sistema funziona particolarmente bene con ottiche STM (stepper motor technology, cioè ottiche con motore passo-passo); in presenza di un motore passo-passo, infatti, il movimento è così preciso da risolvere alla radice il problema del focheggiamento, cioè il fenomeno tipico degli AF a contrasto per cui il sistema supera il punto di messa a fuoco corretto e poi torna indietro - fenomeno fastidioso nella registrazione video.

Gli obbiettivi, come anticipato, hanno un attacco diverso, con nuova flangia EF-M. La nuova flangia è comunque compatibile con le flange EF/EF-S del mondo reflex tramite adattatore, che trasferisce ogni automatismo - fino al trasferimento delle informazioni per la correzione delle aberrazioni. Una lente EF sarebbe quindi sfruttata al 100% sulla EOS M, e questo può favorire la diffusione di EOS M tra chi già possiede un corredo EF e desidera un secondo corpo, anche se è chiaro che l'uso di un obiettivo EF full-frame vanificherebbe i vantaggi della compattezza del corpo macchina.

###old1720###old

EOS M nasce per essere usata soprattutto con ottiche specifiche, e le prime due ottiche specifiche per questo sistema sono il "pancake" EF-M 22 mm f/2 STM e lo zoom standard EF-M 18-55 mm f/3.5-5.6 IS STM - entrambe dotate di motore passo-passo.

Come per tutti i sistemi mirrorless, anche per EOS M il tallone d'Achille è rappresentato, almeno inizialmente, proprio dalla disponibilità di ottiche. Il classico zoom normale (ricordiamo il fattore di moltiplicazione 1,6x per il formato APS-C di Canon) e un equivalente 35mm non fanno un corredo. Nonostante il 18-55mm ci abbia dato una buona prima impressione di solidità e qualità costruttiva, ci sarebbe piaciuto trovare fin da subito almeno un piccolo tele luminoso, la classica ottica "da ritratto", e magari qualcosa di focale superiore. Basandosi sulla storia del marchio, è comunque prevedibile che Canon colmerà la lacuna facendo crescere il sistema molto velocemente.

Il processore è il DIGIC 5 (14 bit), e consente di arrivare fino a 12.800 ISO in modalità nativa (con possibilità di espansione di un ulteriore stop) e a 4,3 fps in scatto continuo (17 frame JPEG o 6 RAW). Lo schermo touch screen è da 3 pollici e 1.040.000 punti, in formato 3:2. Il video è naturalmente Full-HD in formato MOV H.264, con audio stereo. 

La EOS M arriverà a fine settembre in 4 colori – nero satinato, argento, bianco e rosso lucido. Annunciato, per il momento, il prezzo del kit completo composto da corpo macchina, obiettivo EF-M 18-55 mm f/3.5-5.6 IS STM e dal nuovo, dedicato flash Speedlite 90EX, che sarà pari a 915 euro.