Canone Rai a 65 euro: pagare tutti, pagare meno

Il Governo vuole riformare la Rai e ridurre il canone a 65 euro. L'idea è di inserirlo in bolletta e legarlo alle abitazioni.

Avatar di Dario D'Elia

a cura di Dario D'Elia

Il canone Rai dal 2015 potrebbe essere ridotto a 65 euro, ma l'inserimento nella bolletta dell'energia elettrica continua a far discutere. Rispetto agli attuali 113,50 euro è una notevole riduzione ma fuori e dentro il Parlamento la "profanazione" della bolletta per alcuni è vista come un abuso.

Domani mattina i vertici del Pd faranno il punto sulla questione: tanti i dettagli ancora poco chiari; l'unica certezza è quella di volere realizzare entro la fine dell'anno (massimo gennaio) un disegno di legge da approvare entro maggio. In questi giorni circolano molte indiscrezioni ma nulla è ancora certo.

sede rai

RAI

Si parla della possibilità di diluire l'intera cifra in più bollette, con l'intenzione di far praticamente scomparire il peso dell'importo sull'utenza. Potrebbe saltare lo storico legame tra canone e possesso di televisore. Tutti sarebbero costretti a pagare per ogni abitazione posseduta. Mega stangata insomma per chi ha più case. Dopodiché il comune pensiero "io non guardo la televisione, perché dovrei pagare il canone?" potrebbe vacillare solo di fronte a una vera riforma della Rai volta a ottenere un vero servizio pubblico – come in passato.

Il Governo stima un gettito annuale di 1,8 miliardi di euro a pieno regime, ma è evidente che l'iter parlamentare non sarà facile. Pare che nel cassetto vi siano altre opzioni da giocare a tempo debito sul tavolo delle trattative.

Tutto questo però non avrebbe senso senza un cambiamento della struttura organizzativa. Il presidente Renzi vorrebbe una Rai sganciata dalle dinamiche politiche con un amministratore delegato più indipendente e un CdA (da 5 componenti, invece che 9) con funzioni ridotte. Ogni componente poi dovrebbe essere segnalato da un'entità di garanzia esterna composta magari da AGCOM, Conferenza Stato-Regioni, Consiglio dei rettori, Corte Costituzionale e presidenti delle Camere.

Insomma, la Rai dovrebbe uscire dalle logiche di lottizzazione. Sì appunto. Dovrebbe.