Canone Rai in bolletta dal 2016, ma costo dimezzato rispetto a oggi

Il Governo Renzi deciderà in settimana per il disegno di legge che riguarda la riforma Rai. Il canone andrà nella bolletta.

Avatar di Dario D'Elia

a cura di Dario D'Elia

Il canone Rai nella bolletta dell'energia ormai è quasi una certezza, così come il dimezzamento della tariffa da 113 euro a poco più di 50 euro. "In settimana iniziamo l'esame in consiglio dei ministri per chiuderlo velocemente. Poi la palla passa al Parlamento con lo stesso metodo della scuola", ha scritto Renzi sula sua pagina Facebook.

rai urlo

Canone Rai in bolletta?

D'altronde come confermato gli ultimi rilevamenti Rai solo il 74% delle famiglie paga il canone, con picchi negativi del 56,3% in Campania, 59,8% in Sicilia e 61,7% in Calabria. L'evasione viene stimata in circa 600 milioni di euro l'anno.

Abbandonata l'idea di un decreto legge, alla fine si è deciso per un disegno di legge con tutti i rischi del caso. La riforma Rai riguarderà comunque più ambiti, non solo il nuovo canone che dovrebbe entrare in vigore nel 2016.

Prima di tutto si parla per una volta di un vero amministratore delegato nominato direttamente dall'esecutivo. "L'importante è affidare a un amministratore la responsabilità di guidare l'azienda senza continuamente mediare con il Cda sulle scelte operative. Se non porta risultati viene cacciato via, ma deve poter decidere come fanno tutti i manager", puntualizza Renzi.

È evidente che rimane il nodo del controllo. Oggi è affidato alla commissione di Vigilanza ma domani potrebbe passare a un organismo indipendente oppure a un Consiglio di sorveglianza nominato da Governo e Autorità di Garanzia. Ad ogni modo su questi dettagli peseranno sicuramente le opinioni dei super consulenti che Palazzo Chigi ha coinvolto nel progetto.

Per quanto riguarda il contratto di servizio pubblico (scaduto nel 2012) si parla di una missione aziendale diversa, che potrebbe rendere più netta la differenza rispetto alla concorrenza privata. La durata poi potrebbe passare da triennale a decennale per consentire una programmazione a lungo termine e un volume di gettito statale più chiaro.