Canone Rai obbligatorio per chi ha un abbonamento Internet?

L'ultima bozza del Decreto Stabilità confermerebbe la sanzione di 500 euro per chi non paga il canone Rai. E attenzione alle autocertificazioni: il falso è un reato.

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a cura di Dario D'Elia

La bozza del Decreto Stabilità che contiene la nuova norma sul Canone Rai va presa non solo con le pinze ma anche con i guanti da fonderia. Pone grandi interrogativi e scotta. Se da una parte è confermata la riduzione a 100 euro, adesso invece di due rate si parla già di sei da 16,66 euro. Varrà per tutti i residenti in prime case e per singolo nucleo famigliare. Insomma si pagherà una volta e basta.

canone

Dopodiché quel che preme sapere agli italiani è chi dovrà pagarlo. Ebbene la discriminante sarà quella di possedere o meno una televisione – come oggi. E colpo di scena - ma nella bozza che circola non ve ne è traccia - dovranno pagarlo probabilmente anche coloro che hanno una connessione Internet, perché con un PC, notebook, smartphone e tablet potenzialmente si può vedere la Rai in streaming.

Bisogna ricordare ancora una volta che questo è ciò che si desume da una delle bozze del documento e dalle indiscrezioni che filtrano dal Palazzo. Quando il Governo presenterà il decreto si scoprirà o meno se bisognerà dal fuoco alle polveri.

Una volta ricevuta la prima bolletta elettrica – all'inizio del 2016 – con la voce canone inclusa (ma ben distinta), si potrà procedere con autocertificazione per dichiarare di non possedere né tv né Internet. Non è però ancora chiaro a chi bisognerà inviarla: fornitore, Rai o Agenzia delle entrate. La prima ipotesi è la più caldeggiata poiché dispone dei dati del cliente: residenza, prima o seconda casa, proprietario o locatario, etc.

autocertificazione

Per altro il fornitore di energia sarà tenuto a informare l'Agenzia delle Entrate del mancato pagamento, poichè in caso contrario sarà sanzionato per una cifra pari al triplo dell'importo del canone previsto in fattura. 

Infine il crudissimo capitolo sanzioni. Si parlava di 500 euro, poi il segretario della Commissione di Vigilanza Rai Michele Anzaldi (Pd) ha smentito. Adesso, in mancanza di puntualizzazioni da parte del Governo, sembra nuovamente confermata la supermulta. Un gruppo di parlamentari del Pd però è convinto di una correzione. Vedremo.

Ma c'è un'altra tagliola ovvero la potenziale violazione della legge 445 del 2000 sull'autocertificazione. Dichiarare il falso in base all'articolo 496 del Codice Penale prevede la pena della reclusione da 1 a 6 anni. Nessuno mai andrà in galera per aver mentito sul possesso della televisione, ma la legge è legge.